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Vulcano, nuovi controlli sull'attività del cratere. L'allerta è continua. LE FOTO

Anche oggi sono proseguite le attività di monitoraggio dei vigili del Fuoco, da parte dell’unità di missione dedicata all’emergenza Vulcano. Ieri pomeriggio riunione plenaria presso la sede dell’INGV di Vulcano, alla presenza di tutte le strutture operative del sistema di protezione civile e coordinato dall’ing. Luigi D’Angelo, presente il Direttore regionale VVF Ennio Aquilino, il Direttore Generale della protezione civile regionale, Salvatore Cocina, il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani, oltre al Comandante di Messina Salvatore Tafaro e tutti i responsabili delle altre Amministrazioni coinvolte. Durante la seduta si è discusso sulle attività da porre in essere nei prossimi giorni al fine di garantire la salvaguardia dei cittadini.

E continua il monitoraggio sul cratere di Vulcano da parte dei vulcanologi dell'Istituto nazione di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Palermo. "Questo campionamento - spiegano Franco Italiano, Alessandro Gattuso, Fausto Grassa e Leonardo la Pica i ricercatori che hanno effettuato il campionamento delle fumarole - è compiuto periodicamente per valutare lo stato di attività del vulcano.

In caso di anomalie persistenti, la frequenza del campionamento viene aumentata.  Da anni, il campionamento avviene con cadenza bimestrale. A causa del recente passaggio del livello di allerta da verde a giallo disposto dal dipartimento della Protezione Civile per l'Isola di Vulcano, la frequenza è ora mensile. Sono stati prelevati campioni di gas secco, gas arricchito (metodo di Giggenbach) e campioni di vapore condensato. I siti di campionamento sono 4 fumarole di alta temperatura poste sul bordo e sul fianco interno del Cratere de La Fossa e una fumarola di bassa temperatura sulla spiaggia di Levante.  "I campioni prelevati - osservano i ricercatori dell'Ingv - sono stati consegnati ai laboratori della sezione di Palermo per le successive analisi chimiche ed isotopiche, che sono in corso. I risultati verranno riportati nel prossimo bollettino settimanale, in pubblicazione domani. Contestualmente al campionamento - aggiungono -sono state effettuate misure di temperatura. Le temperature raggiunte dai gas emessi dalle fumarole superano facilmente i 100°C e non possono essere misurate con normali termometri. Lo strumento che adoperiamo è una termocoppia di tipo K. I valori misurati cambiano nel tempo e possono essere molto diversi nelle varie fumarole. Quella monitorata aveva una temperatura di 344 gradi centigradi".

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