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Le buone prassi ambientali: Messina e la sfida dell'economia sostenibile FOTO

Sfide concrete ai luoghi comuni e alla rassegnazione. Iniziative che cercano di esaltare le vocazioni ambientali e turistiche di Messina. E uno sviluppo veramente solidale

Ridisegnare la dignità dell’uomo valorizzando i talenti nascosti, piccoli semi di speranza per avviare processi innovativi e sempre più fecondi. Dalla sussidiarietà ai gesti concreti, passando per una rinnovata educazione alla solidarietà, alla condivisione e alla giustizia sociale: è questa la visione di futuro che l’attualità impone; una sfida comunitaria da affrontare, con particolare attenzione all’economia locale e all’occupazione giovanile.

“Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #Tuttoèconnesso” è il titolo della 49ma Settimana sociale dei cattolici italiani che si terrà a Taranto, dal 21 al 24 ottobre prossimo; temi di grande attualità sui quali anche Messina ha voluto riflettere ieri nel corso della VII Giornata sociale organizzata dall’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro. Un momento di confronto nel salone dell’Azione Cattolica fra i vari soggetti – l’Arcidiocesi, l’Università, l’imprenditoria locale – che negli ultimi anni hanno riflettuto sul tema del futuro, del lavoro, del Creato.

«Vogliamo portare avanti un percorso che punti soprattutto sugli organismi di partecipazione», ha dichiarato don Sergio Siracusano nel presentare i lavori aperti dal saluto dell’arcivescovo Giovanni Accolla. In una città come Messina, la tutela e la promozione delle ricchezze naturalistiche e culturali diventano «un’opportunità per la missione evangelizzatrice della Chiesa», ha dichiarato il delegato del rettore per il Turismo Filippo Grasso, menzionando i progetti di mobilità dolce ed ecosostenibile, le azioni di cura dell’ambiente e di valorizzazione dei percorsi escursionistici integrati. Ecologia integrale ed economia circolare: in un tempo di connessione quali sfide esige la globalizzazione? Un interrogativo che trova risposta, come ha spiegato l’economista Michele Limosani, nell’assunzione di una responsabilità politica; è necessario ripensare a un sistema antropocentrico nel quale l’uomo non sia solo «consumatore, ma fruitore consapevole».

Nel corso della mattinata sono stati presentati gli obiettivi raggiunti nell’ultimo biennio e i contributi della città alla Settimana sociale, piccole grandi “visioni di futuro” come le ha definite don Siracusano: dai gesti concreti del Progetto Policoro della Cei a 25 anni dalla sua nascita, in sinergia con la Caritas diocesana e la Pastorale giovanile, ai Circoli Laudato Si’, che con la Commissione diocesana per la Custodia del Creato hanno avviato percorsi di bellezza e valorizzazione.

Non ultimo il progetto sperimentale “Cantieri di LavOro” per il quale Messina è stata scelta assieme a Fano e Aosta; un’occasione che ieri ha portato alla sottoscrizione di un Patto di Rete dell’Arcidiocesi con l’associazione NeXt (“Nuova economia per tutti”) e alcune aziende informatiche locali. A presentare le varie iniziative gli animatori diocesani di comunità del Progetto Policoro della Cei Ernesto Spilotros e Cristina D’Arrigo (animatrice senior) e i delegati Giuseppe Torre dell’Azione Cattolica e Rosanna Mortelliti dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti, mentre il direttore della Caritas diocesana padre Nino Basile ha parlato del progetto “Lavoro è dignità” presentando in anteprima il trailer di un video realizzato dal regista Angelo Campolo.

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