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Messina ha rinnovato l’atto di affidamento a S. Eustochia Smeralda Calafato

Nel giorno della memoria del corpo incorrotto di S. Eustochia Smeralda Calafato, Messina ha rinnovato l’atto di affidamento alla clarissa, invocando aiuto per “superare con la sua stessa umiltà e forza gli eventi contrari, realizzare una città sempre più umana, prospera e giusta, affidandole il presente e il futuro delle famiglie, degli anziani, dei giovani e dei bambini”. E’ stato il Sindaco Cateno De Luca alla presenza del Gonfalone della città di Messina, della comunità delle religiose e dei fedeli a offrire stasera il cero votivo di 28 libbre per rendere grazie e affidare alla sua fraterna intercessione la chiesa e la città tutta, in ossequio al decreto sottoscritto il 2 luglio 1777 dal Senato messinese, del quale ha dato lettura il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile. Il rito è stato presieduto dal provinciale dei frati minori fra Antonino Catalfamo, che ha sottolineato l’altruismo di S. Eustochia, “uno sprone per la città che guarda allo Stretto, ma è sempre pronta ad allargare i suoi orizzonti confermando quell’innata vocazione di accoglienza”. Con lui, il cappellano mons. Pietro Aliquò, ha esortato i fedeli a “rivivere il passato impegnandosi nel presente e nella programmazione di un futuro sereno per il bene dell’uomo integrale”. Al termine della celebrazione le autorità presenti hanno sottoscritto il decreto.

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