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Messina, avevano fatto casa... nell’ex ristorante FOTO-SERVIZIO

I controlli e i sequestri di Ferragosto della Polizia municipale: non c’è stato nessun falò nelle nostre spiagge. Una coppia aveva realizzato un “appartamento” tra i ruderi di una struttura a Torre Faro

È proseguita nella notte a cavallo di Ferragosto l’attività di controllo del territorio da parte della polizia municipale finalizzata al contrasto del fenomeno dei falò e dell’occupazione delle spiagge mediante sedie ed ombrelloni, pratica questa molto diffusa in alcuni villaggi delle riviera nord.
Nessun falò è stato acceso. La notte “incriminata” ha visto impegnati infatti gli uomini delle sezioni di Polizia ambientale coordinata dell'ispettore Giacomo Visalli e di Investigazione e prevenzione coordinata dell’ispettore Alessandro Munnia nella rimozione di un’occupazione abusiva, realizzata da due soggetti, in una struttura abbandonata, un tempo utilizzata per l'attività di ristorazione (era il noto ristorante “il Calasole”). I due avevano realizzato delle paratie con materiali di risulta e accumulato oggetti di uso quotidiano al fine di utilizzarlo come bivacco.
Un’incredibile quantità di rifiuti è stata prelevata poi in mattinata dagli operatori della società partecipata MessinaServizi Bene Comune che hanno anche provveduto a santificare l’ambiente circostante. Al vaglio degli agenti intervenuti la posizione dell’ex locale, chiuso da circa due anni per fallimento ed al cui amministratore il Demanio regionale aveva concesso l'uso dell’arenile. È stato poi identificato e verbalizzato un uomo che nella spiaggia di Rodia, allo scoccare della mezzanotte aveva acceso dei giochi pirotecnici, altra pratica questa molto diffusa ma vietata da un'ordinanza comunale. Non si era accorto, prima di accendere la miccia, di avere proprio... alle spalle gli uomini della polizia municipale.

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