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Unime promuove la medicina che "cura" oltre gli steccati di genere

Tanti i giovani tra i 18 e i 33 anni che si sono sottoposti alla vaccinazione ieri pomeriggio nell’Hub allestito presso l’Orto Botanico “P. Castelli”. Era questo l’obiettivo dell’iniziativa inserita nell’ambito del progetto “Le Vie del Vaccino”, promossa dal commissario per l’emergenza Covid della provincia di Messina Alberto Firenze: accogliere le giovani generazioni in uno dei luoghi più belli della città, per sentirsi incentivati a compiere un gesto di grande responsabilità civica in un clima di bellezza e serenità.

Un impegno rafforzato dal valore della cultura promossa dalle principali istituzioni messinesi, fra le quali l’Università, che ha dedicato uno spazio di dibattito e riflessione sul tema “La geografia dell’inclusione: dialoghi interdisciplinari sulla medicina di genere”. Un dialogo a più voci, promosso dalla prof.ssa Giovanna Spatari, prorettrice al Welfare e alle politiche di genere e presidentessa della Società Italiana di Medicina del Lavoro e moderato dalla giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, su un tema quanto mai delicato e ancora poco dibattuto: la personalizzazione della medicina al di là dei “confini” del genere, come ha sottolineato la stessa prof.ssa Spatari, ricordando l’apertura in tal senso dell’Ateneo peloritano sostenuta in particolare dalla compianta collega Antonella Cocchiara.

E se il farmacologo Gioacchino Calapai, direttore del Programma Interdipartimentale sulla terapia farmacologica delle sindromi algiche croniche del Policlinico, si è soffermato sulla diversa percezione e gestione del dolore maschile  femminile, la psichiatra Unime Anna Muscatello ha parlato di alcune patologie quali depressione, ansia e disturbo da stress, che presentano più di altre delle chiare differenze di gener. Il prof. Salvatore Settineri, psicologo clinico e responsabile al Policlinico dell’Agenda per la disforia di genere, un disturbo legato al “dolore” psicologico dei soggetti il cui genere biologico non coincide con quello percepito effettivamente, ha invece sottolineato il valore dell’ascolto, che rende il medico un "amico" in un percorso delicato. Al dibattito è intervenuto anche il presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, il quale ha sottolineato la maggiore apertura delle famiglie nel percorso di accompagnamento dei figli verso quel processo di autoidentificazione spesso molto doloroso, ringraziando l'Università e in particolare il Policlinico per il servizio offerto e sollecitandone il rafforzamento per poter dare risposte alle tante domande. In apertura gli interventi istituzionali del commissario per l’emergenza Covid Alberto Firenze, il quale ha manifestato grande soddisfazione per la riuscita di questa così come delle altre iniziative de “Le vie del Vaccino”, il cui obiettivo è quello di avere, entro il 31 agosto, il 70% di popolazione vaccinata, del prorettore vicario Giovanni Moschella, che ha portato il saluto del Rettore Salvatore Cuzzocrea, e del presidente del Conservatorio “Corelli” Giuseppe Ministeri con il direttore Antonino Averna, che hanno espresso il plauso personale per l’alto valore di questa iniziativa resa possibile anche grazie alla disponibilità della direttrice dell’Orto Botanico la prof.ssa Rosella Picone. Il pomeriggio è stato impreziosito dal commento musicale della studentessa del “Corelli” del corso di chitarra Katia Mirabile.

L'evento è stato condiviso anche dall'associazione di ex allievi Alumnime, presente con la presidentessa Vittoria Calabrò e la past president Patrizia Accordino.

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