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Lavoro, ecco “L’estate addosso. Messina per i giovani#puntoeacapo2021#"

Si punta a favorire l’inclusione sociale dei giovani, offrendo la possibilità di essere inseriti in un percorso lavorativo durante il periodo estivo. E' rivolto ai ragazzi tra 16-25 anni, attraverso un voucher di 600 euro mensili

Alla presenza del sindaco Cateno De Luca,  presenti il vicesindaco Carlotta Previti, gli assessori alla Pubblica Istruzione Laura Tringali, alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, alle Politiche Giovanili, Enzo Caruso, e la presidente dell’azienda apeciale Messina Social City, Valeria Asquini, è stato illustrato il progetto “L’estate addosso. Messina per i giovani#puntoeacapo2021#”. All’incontro hanno preso parte il presidente della ConfCommercio Messina, Carmelo Picciotto, per l’Ambito Territoriale le dottoresse Agata Tringali e Rosa Zarelli, e rappresentanti di Agime.

Il sindaco ha evidenziato che si tratta di "un progetto importante e innovativo, in quanto rappresenta una sorta di piccolo apprendistato che questa Amministrazione offre ai nostri giovani. Sono particolarmente orgoglioso di presentare questa iniziativa perchè rievoca il mio passato, quando da ragazzo ero orgoglioso di fare esperienze lavorative nel periodo estivo, in quanto mi davano la possibilità non soltanto di avere delle somme guadagnate con il mio lavoro, ma al tempo stesso ero fiero di essere autonomo e consapevole di quanto e come spendere ciò che mi era stato retribuito. Ecco, proprio in quest'ottica, abbiamo lanciato questo progetto sperimentale che, dal prossimo anno, diventerà strutturale, per dare una risposta forte e chiara ai ragazzi della nostra comunità e a tutti coloro che rientrano nella fascia di età 16-25 anni, offrendo per questi due mesi estivi, attraverso un voucher di 600 euro mensili, coperto da oneri assicurativi, la possibilità di svolgere un percorso inclusivo nel mondo del lavoro presso tutte le aziende private e pubbliche che aderiranno al bando. Non posso che ringraziare – ha proseguito De Luca – il lavoro di squadra condotto in sinergia dal vicesindaco e dagli assessori, i quali, ciascuno per le loro competenze, hanno reso possibile, insieme alla presidente della Messina Social City, il lancio di questo progetto pilota. Stiamo dando la possibilità ai giovani residenti nel nostro territorio di sperimentare una primo approccio al mondo del lavoro. La logica della nostra attività amministrativa è ben lontana dalla visione di proseguire nell'erogazione del Reddito di Cittadinanza, in quanto si tratta pur sempre di forme assistenziali con risorse 'bruciate' in questi ultimi anni. E' indispensabile garantire ai giovani non assistenzialismo, ma opportunità di inclusione, di essere avviati al lavoro, al fine di sensibilizzarli ad avere il senso di responsabilità sulla capacità di spesa sulla base di quanto guadagnato, poichè da ciò ne deriva il loro senso di appartenenza alla società e sicuramente una maggiore autostima di se stessi. E' tutto ciò contribuisce alla crescita non soltanto dei nostri ragazzi, ma dell'intero Paese".

Il vicesindaco Previti ha riferito che l'Estate Addosso è il primo progetto che sarà avviato nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza con i fondi del Recovery Fund: "Siamo orgogliosi che il progetto nasca per avviare un percorso di inclusione dei giovani e rappresenta la ripartenza dopo questo periodo di lockdown, che per i ragazzi è stato particolarmente difficile da vivere. Questa iniziativa è importante per dare maggiore responsabilità e autonomia ai giovani. L'avviso di adesione da parte degli enti interessati sarà pubblicato a breve, precisamente il 26 giugno prossimo".
Nell'ambito delle Politiche Sociali l'assessore Calafiore ha ribadito l'importanza dell'essenza del progetto e della sua importanza di orientare i giovani al mondo del lavoro.
L'assessore Tringali si è espressa sulla partecipazione degli Istituti scolastici, i quali daranno la possibilità agli studenti di effettuare un percorso lavorativo all'interno delle loro strutture, percorsi che daranno la possibilità di avere crediti formativi: "Il progetto, oltre che di inclusione nel mondo del lavoro, rappresenta per il settore didattico una misura innovativa in più, in quanto auspico che l'approccio lavorativo sia un fattore deterrente per la dispersione scolastica, considerato che i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni rappresentano la fascia più a rischio per abbandono scolastico soprattutto in quelle zone più a rischio".
L'assessore Caruso facendo riferimento alla sua esperienza di educatore, sia come insegnante che come scout, ha sottolineato che "il progetto è finalizzato a sensibilizzare i giovani su alcuni punti importanti: nulla è dovuto, nulla è gratis, e che simili percorsi servono ad abituarli al lavoro e formare al tempo stesso giovani migliori, più orgogliosi e con più determinazione di se stessi".
La presidente Valeria Asquini per la Messina Social City, in qualità di azienda affidataria del progetto, ha spiegato che "a tutti coloro che rientrino nella fascia 16-25 anni sarà data l'opportunità di apprendere nuove competenze nelle aziende private e pubbliche che aderiranno all'iniziativa. Offriamo per due mesi, a partire dal 10 luglio, la possibilità di svolgere un percorso inclusivo che avvicini i giovani al mondo del lavoro, attraverso l'erogazione di 650 borse di inclusione, con indennità netta per singolo ragazzo di 600 euro mensili. Si tratta di un progetto mai sperimentato a livello nazionale, studiato a lungo con il vicesindaco Previti per offrire strumenti credibili di supporto indiretto alle famiglie e per la promozione di politiche di inclusione mirate all'apprendimento di competenze. La mission è rivolta anche agli studenti penalizzati, supportandoli in un percorso che mira contemporaneamente a valorizzare l’obiettivo preposto attraverso la creazione di nuove motivazioni e nuove collaborazioni al fine di ampliare i propri orizzonti, incoraggiando tutte quelle azioni che favoriscono la partecipazione nel contesto sociale per creare senso di appartenenza alla comunità e il riconoscimento del loro ruolo nel divenire quotidiano. L’azione progettuale vedrà l’attivazione di reti formali e informali con il coinvolgimento del partenariato pubblico e privato".

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