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Maturità 2021, sensazioni e sorrisi da Spadafora a Capo d'Orlando

Superato lo scoglio del colloquio i ragazzi del versante tirrenico hanno raccontato le emozioni di un giorno che resterà uno dei ricordi più importanti della vita

SPADAFORA

Ai nastri di partenza la maturità 2021 anche per gli studenti del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Spadafora, guidato dalla dirigente Giovanna De Francesco.
Ancora una volta va in scena l’esame “ai tempi del Covid”, ma non per questo ha perso la sua vera essenza. Al di là delle interruzioni avvenute nel corso dell’anno per via dei contagi, della didattica a distanza e dei necessari cambiamenti dettati dalle norme, la prova finale rimane un momento unico vissuto nella carriera di ogni singolo studente.
L’emozione ha così accompagnato i ragazzi ai cancelli fino all’ingresso in aula, seduti di fronte alla commissione giudicatrice. «Esprimo compiacimento per il fatto che l’anno sia giunto al termine in piena serenità, nonostante il percorso sia stato ad ostacoli – ha riferito l'insegnante Nunzio Farina, collaboratore della dirigente scolastica –. Tutto si è svolto in piena regolarità e gli animi sono stati tranquilli». Tra le prime impressioni colte nei volti degli alunni, si evince che la prova non ha disatteso le aspettative. Paolo Magazzù, proveniente dall’indirizzo “Scienze applicate”, ha vissuto bene l’esame affrontando le tematiche in maniera scorrevole, nonostante le nuove modalità. «Sono stato messo a mio agio dal presidente della commissione e si è instaurato un dialogo tale da sciogliere il ghiaccio. L’argomento da cui è partito il mio elaborato è stato “Apparenza e realtà”, che si è collegato anche alla “Teoria della relatività di Einstein”».
Non sono nemmeno mancati attimi di spensieratezza, tant’è che Paolo ha chiuso il suo esame in una maniera davvero particolare. Alla fine della discussione, ha suonato con la chitarra il brano “Recuerdos de la Alhambra” di Francisco Tárrega, regalando alla giornata un’atmosfera di leggerezza.
Anche Claudia Bonasera ha lasciato il liceo con il sorriso stampato sulle labbra, tenendo sotto braccio alcuni dei libri che l’hanno accompagnata in questo lungo viaggio scolastico. Per tutti gli studenti, così come per gli insegnanti, non è stato semplice affrontare questi lunghi mesi, ma certamente rimarrà per sempre il ricordo dei tempi trascorsi tra i banchi di scuola, oltre il monitor dei computer durante la didattica a distanza.
(Maria Caterina Calogero)

MILAZZO

Oltre il Covid, oltre la Dad, oltre ogni penalizzazione che ha smorzato l’entusiasmo di chi ancora ritiene la scuola il luogo ideale non solo per studiare ma anche per vivere la comunità. Gli esami di Stato hanno concluso il percorso di centinaia di studenti milazzesi che ieri si sono sottoposti alla prova orale. E alla fine gli intervistati si sono detti soddisfatti, sperando che anche il voto rispecchi queste aspettative. «È andata molto bene – ha detto Marika Genovese di Barcellona, alunna dell’Istituto tecnico “Majorana” – anche perché mi sono preparata su tutto e attendo adesso il risultato che penso sia positivo con mia grande soddisfazione, e come frutto di cinque anni di lavoro e studio intenso».
Superata la maturità, la giovane studentessa barcellonese intende provare a fare Medicina, «inizierò a settembre – aggiunge –, sperando che vada tutto bene, perché alla fine vorrei provare Medicina legale».
Il vicedirigente dell’Istituto, Emilio Arlotta di Patti, che cura la parte logistica e organizzativa della scuola, la paragona ad un Comune di medie dimensioni gestendo oltre 220 dipendenti e oltre 1.600 alunni, per cui per oltre 320 maturandi gli esami di Stato impegnano 7 commissioni per 14 classi. Nelle attuali condizioni, e quindi al secondo anno di esami con il Covid, i problemi per rispetto delle normative in continua evoluzione, sono stati preparati, affrontati e superati in assoluta sicurezza.
Giovanni Nastasi di San Pier Marina, appassionato di Chimica, dice invece che dopo l’esame e con la formazione acquisita, “guarda” ad un corso universitario di Biotecnologia. Riferisce di aver presentato un elaborato sull’Agricoltura biodinamica e Analisi delle attività agricole (un argomento di Microbiologia e uno di Chimica analitica).
All’Itet “Leonardo da Vinci”, assente la preside Stefania Scolaro, impegnata fuori sede in commissione di esami, è stata la vice Mariella Ellandri a fare il punto della situazione sull’attività preparatoria della fase finale. Tra i ragazzi, Federico Guerrera di Monforte San Giorgio si ritiene soddisfatto, «ma è stata difficile», commenta, pensando comunque «di essere riuscito a giostrarla«. Per lui, finito ora il percorso di maturità che l’ha impegnato nell’indirizzo turistico e che l’ha portato a studiare le lingue (argomento – dice – che l’appassiona molto), l’applicazione pratica delle stesse. Complicata e impegnativa la frequenza del “Leonardo da Vinci” per Cristian Cusolito di Stromboli, che ha seguito il corso “Conduzione del mezzo navale”. «La pesca – riferisce – mi ha portato a iscrivermi al Nautico ed è stata una bella esperienza e si studiano molte cose interessanti. Per la verità non avevo molta voglia di stare sui libri, però gli argomenti studiati mi hanno coinvolto tanto, impegnato ed appassionato. Adesso forse mi imbarco, ma non è una scelta che mi appassiona tanto». Considera pesante l’ultimo mese di scuola, «ma adesso non resta che attendere il risultato». E aggiunge: «La Dad mi ha reso l’anno molto difficile, assenze paurose, non la condivido e non la consiglio».
Infine, escono in coppia dall’esame e le sentiamo in contemporanea, le giovani Domenica Ragusi di Pace del Mela e Tania Pollicino di Venetico. Per entrambe l’esame è andato molto bene, a conclusione di un corso di studi ad indirizzo Amministrazione, finanze e marketing. E se per la Pollicino è per certi aspetti tradizione di famiglia, non escludendo la stessa che le si possano prospettare altre attività, per la Ragusi si tratta invece di un indirizzo nuovo, ma che ha scelto in quanto appassionata di economia, ed è un percorso che conta di portare avanti all’università. Ambedue lamentano che il Covid ha sottratto loro momenti che non saranno per loro più restituiti. «E poi – rimarcano – ci è mancato il contatto umano, lamentando peraltro Domenica che per le è saltato un viaggio in Spagna, mentre Tania si consola al pensiero che ha avuto la possibilità di effettuare uno stage a Strasburgo.
(Andrea Italiano)

BARCELLONA

Riparte in un clima di relativa distensione l’esame di maturità per gli studenti delle scuole barcellonesi. Certamente più sicuri dell’esperienza della dad e delle norme anticovid, che non li coglie alla sprovvista come accaduto lo scorso anno quando tutto è stato un’esperienza nuova e improvvisa. “Il temuto primo giorno è andato bene – commenta Laura Calabrò dirigente dell’Istituto Tecnico “Copernico” –. I nostri studenti hanno svolto varie simulazioni del colloquio d’esame, per cui hanno affrontato l’esame con serenità esponendo gli argomenti di studio, ma anche le esperienze personali collegate al curriculum dello studente, una delle novità di quest’anno. Le commissioni hanno apprezzato molto il supporto tecnico amministrativo e l’organizzazione messa a disposizione per assicurare uno svolgimento ottimale degli esami”.
Entusiasta Daniela Celi, docente storia dell’arte al Liceo Classico “Valli”, ci ha raccontato come i ragazzi abbiano rispettato le norme anticovid e, nonostante l’emozione dell’esame, hanno affrontato con serenità presentando interessanti elaborati multidisciplinari sulle tematiche del viaggio, del rapporto tra intellettuali e potere e sulla libertà. “Quest’anno i ragazzi sono un attimino più preparati, perché hanno vissuto il periodo della dad diversamente dallo scorso anno che è stato molto improvviso, dimostrando più padronanza e consapevolezza. Ciò che è mancato sono state le competenze dell’alternanza scuola/lavoro, che lo scorso anno non hanno potuto vivere in prima persona, mentre quest’anno a distanza sono riusciti da remoto a mettersi in contatto con le aziende di riferimento” commenta la dottoressa Antonella Costantino presidente della commissione esami all'Istituto Fermi.
(Francesca Romeo)

PATTI

In questi mesi di pandemia, termini come scuola digitale, didattica a distanza e smart schooling sono entrati prepotentemente a far parte del linguaggio scolastico, delineando nuovi metodi di apprendimento e inediti approcci didattici anche negli istituti superiori pattesi, alle prese in questi giorni con gli esami di Stato che stanno coinvolgendo centinaia di studenti.
Tra contenuti digitali ed elaborati in power-point esposti su lavagne elettroniche, i maturandi del liceo “Vittorio Emanuele III” e dell’Istituto “Borghese Faranda” stanno vivendo una delle esperienze più importanti della loro vita, sperimentando, al contempo, modalità didattiche che in piena era digitale potrebbero rappresentare i nuovi pilastri della scuola del futuro.
L’emozione, però, rimane la stessa. «A voi tutti maturandi, che state affrontando una prova importante che segna l’inizio di una nuova fase della vostra vita, giungano – è il messaggio della dirigente del liceo Vittorio Emanuele III, Marinella Lollo – i migliori auguri da parte di tutta la comunità scolastica. Che possiate vivere questa esperienza sereni e fiduciosi, nella consapevolezza che gli sforzi fatti e l’impegno profuso nello studio saranno valorizzati in sede d’esame e nel prosieguo della vostra vita».
Parole di incoraggiamento anche per gli studenti del “Borghese-Faranda”: «Cari maturandi – ha scritto la dirigente Francesca Buta – il momento tanto atteso è alle porte. Anche quest’anno sono mancati viaggi di istruzione, uscite didattiche, assemblee di Istituto in cortile, ma non il desiderio di contribuire alla vostra formazione professionale, ma soprattutto umana. Non soffermatevi su quegli aridi voti con cui ci sforziamo di incasellare quel che siete; siete molto più di un numero, qualunque esso sia, 60 o 100; considerate l’esame che vi accingete ad affrontare una prova che vi proietterà nel mondo dei “maturi”».
(Giuseppe Giarrizzo)

SANT'AGATA MILITELLO

È l’incognita di tornare ad affrontare un colloquio in presenza dopo mesi di dad ad aver accomunato ansie e preoccupazioni dei maturandi a Sant’Agata Militello, scioltesi però già pochi istanti dopo essersi seduti di fronte alla commissione.
“Tornare a parlare davanti ai professori e fare un’interrogazione vera dopo così tanto tempo è stata una sensazione liberatoria ed una vera emozione”, ci racconta Luigi Lo Vano, studente dell’Itet Tomasi di Lampedusa.
“Si è chiuso un anno davvero complicato ma per fortuna con tutta la classe ed i docenti siamo riusciti a formare una bella intesa e siamo arrivati all’esame in maniera convinta”, ci dice Biagio Jonathan Mistretta. Rotto il ghiaccio iniziale, i ragazzi sembrano aver trovato un po’ tutti la via giusta per affrontare brillantemente le loro prova. “Il problema in questi mesi sono state le difficoltà a relazionarsi con i professori per chiedere consigli e indicazioni che sarebbero stati molto più immediati in presenza”, ci dice Matteo Salta, studente del linguistico Sciascia-Fermi. “Oggi però una volta rotto il ghiaccio tutto è andato liscio e credo che alla fine il vero valore degli studenti venga fuori comunque, al di là del Covid, della dad e di tutte le altre criticità”.
Al liceo scientifico santagatese incontriamo invece uno dei presidenti di commissione, il professore Giovanni Magliarditi, docente dell’istituto “Archimede” di Messina. “Sicuramente qualcosa di diverso c’è rispetto al passato nell’impostazione del lavoro – commenta il professore Magliarditi – che è più personalizzato rispetto al passato. In generale penso che i giovani abbiano forti capacità di resistere e di riprendersi, sicuramente qualcosa resterà di questa esperienza ma credo che giovani ce la faranno ad andare avanti”.
(Giuseppe Romeo)

CAPO D'ORLANDO

Sono 171 gli studenti delle scuole superiori alle prese con gli esami di maturità di quest’anno, segnati come d’altronde l’anno scorso, dalle difficoltà della pandemia. Come riporta Franco Perdichizzi, 143 sono quelli dell’Istituto “Francesco Paolo Merendino” con due sezioni staccate, una a Naso e l’altra a Brolo, mentre 171 gli studenti dell’Istituto “Lucio Piccolo”. Sei le commissioni del Merendino, per altrettanti indirizzi: Agricoltura e ambiente con 14 candidati ammessi e Michele Fiasco presidente di commissione; Odontotecnico, 40 esaminandi, con Maria Larissa Bollaci, presidente; Costruzioni ambiente e territorio e Amministrazione, finanza e marketing nonché relazioni internazionali per il marketing, 20 candidati con Maria Elena Carbone, presidente di commissione; Servizi commerciali, sezione staccata di Naso, con presidente Sergio Loteta e 10 candidati; Ospitalità alberghiera, sezione staccata di Brolo, 26 candidati e presidente Alessandro Greco; Enogastronomia, sempre di Brolo, 33 candidati con presidente Antonio Consolo.
Per quanto riguarda il “Lucio Piccolo”, i candidati sono 171 e le commissioni d’esame 5: Liceo scientifico, 52 studenti e presidente di commissione Maria Sebastiana Leotta; Liceo linguistico, 33 candidati e Caterina Bonfiglio presidente; Liceo Scienze applicate, 22, con Venera Grazia Spadaro presidente; Liceo sportivo, 26, con presidente Gaetano D’Uva; Liceo artistico, 17, con Gaetano D’Uva presidente; Liceo Classico, 22, candidati con Giacomo Anastasi presidente. I due istituti paladini durante il 2021 hanno registrato alcune positività con le conseguenze della quarantena per alcune classi e per parecchi docenti.
(Franco Perdichizzi)

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