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Vivere in un garage a Messina senza acqua, né luce. La storia di Vittoria e del suo "cimitero" - FOTO

Davanti a una delle entrate del Gran Camposanto, nascosto davanti ai venditori di fiori, c'è un vialetto di sterpaglie che porta a un garage. Lì dentro senza luce, ne' acqua, vive Vittoria che il cimitero, ormai, ce l'ha dentro

Vive in un garage di Messina, "illuminata" soltanto dalla luce di una candela, ricarica la batteria del telefonino da un fioraio, non ha energia elettrica, un frigo, ne' acqua, si lava grazie a un serbatoio. Ha una radio a pile e tante medicine su un mobile, accatastate accanto a un tavolo che, circa un anno fa, ha preso fuoco proprio con la fiamma di una candela. A due passi da uno degli ingressi del Gran Camposanto, in un viottolo desolato c'è la "casa" di Vittoria, che abita un "cimitero", dentro e fuori.

Sei anni fa è cominciato il suo inferno: la separazione dal marito, la “cacciata” da casa e prima ancora le vessazioni che nessuna donna vorrebbe mai raccontare di aver subito. Sei figli, ma nessuno si fa sentire da un anno a questa parte, solo la minore. Che, però, non può aiutarla, anzi chiede a lei spesso aiuto. Un mobile su cui accumula farmaci: per la pressione, per il cuore, antidolorifici, antibiotici, antidepressivi, ansiolitici.

Ha provato a cercare una casa in affitto, ma vive con il reddito di cittadinanza e per questo le porte le sono sempre state sbattute in faccia.

 

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