Dentro il cantiere della Foresta di Camaro, il bosco incantato a un passo dal centro. LE FOTO
La si dovesse descrivere al forestiero curioso, Messina potrebbe essere definita come la città che ha lo sguardo rivolto al mare e le spalle protette dai boschi. In cui una passeggiata in spiaggia può essere alternata, nel breve volgere di pochi minuti, ad una rigenerante camminata in mezzo agli alberi e al silenzio. La città in cui, a pochi metri in linea d’aria da uno dei suoi quartieri più popolosi, si staglia rigorosa una foresta che di quel quartiere porta il nome. E che così come il lungomare di cui tanto si dibatte, e giustamente, è stata per troppo tempo “negata” alla fruizione dei messinesi. La Foresta di Camaro è molto più che un polmone verde. È un incanto fiabesco – giacché non esiste fiaba senza che vi sia un bosco – nel quale potersi perdere durante una pausa pranzo, durante un pomeriggio primaverile in cui la brezza marina appare prematura, è un percorso naturale in cui avventurarsi senza doverlo necessariamente programmare giorni o settimane prima. Già perché è una foresta dentro la città, è la Foresta della città. Cento ettari di pini e castagni, in prevalenza (ma in quel fitto verde che persino il sole sembra voler disturbare con parsimonia c’è anche il rovere, il leccio, il pioppo, e tanto altro), e un sentiero lungo poco più di 2 chilometri, che dalla strada che conduce a Dinnammare arriva alla vallata di Camaro e viceversa. Cosa c’è lungo quei 2 chilometri? Un bosco. Semplicemente un bosco. Straordinariamente un bosco. Solcato da antiche pavimentazioni in pietra naturale e ciottolato, visibili soprattutto in due tornanti, uno dei quali offre una vista quasi spiazzante sulla vallata, sul mare dello Stretto e persino sulla Calabria, nelle giornate più favorevoli. Il progetto di riqualificazione è stato approvato e presentato alla città nel corso del 2020, l’anno della pandemia, l’anno in cui l’umanità intera è stata costretta a resettarsi per immaginare una ripartenza. E chissà che per Messina possa essere proprio un antico, semplice eppure eccezionale bosco, uno dei punti di forza da cui ripartire. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina