E' un triste spettacolo quello offerto dall'area occupata dalla baracche dell'Annunziata. Da una parte la consapevolezza che decine di famiglie non vivono più in questi domicili di fortuna, dall'altro l'amarezza per le condizioni di ciò che resta di questa baraccopoli. In via 150 A, le casette lasciate dai nuclei familiari, trasferiti grazie all'intervento di Arismè, in altre abitazioni (due anni fa una trentina nelle case di villaggio Matteotti mentre in queste settimane ad altre 10 famiglie sono stati assegnati appartamenti in vari punti della città) sono diventate delle discariche. Le croci sui muri indicano che devono essere abbattute, ma nel frattempo, c'è chi impunitamente getta ogni tipo di rifiuti in questi ambienti. Una dozzina di famiglie che abitano in quella zona non ne possono più di avere un discarica sotto casa e si domandano quando, tutto questo, terminerà. Il campionario è il più vario, perché ci sono i rifiuti indifferenziati degli ultimi che resistono all'avanzare del porta a porta, ma c'è anche materiale ben più pericoloso a partire da vasche di eternit ed elettrodomestici.
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