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Messina, aperto l'anno santo per celebrare i 100 anni della basilica santuario di S. Antonio

Il rito di apertura della Porta e la lettura della bolla d’indizione del Giubileo: si è aperto così l’Anno Santo della basilica santuario di S. Antonio per celebrare i 100 anni dall’edificazione voluta da S. Annibale Maria di Francia. E’ stato il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi a presiedere questo pomeriggio il solenne Pontificale alla presenza delle massime autorità civili, militari e accademiche, durante il quale ha ricordato il suo legame con Messina nel nome del Santo del Rogate risalente ai tempi dell’episcopato a Oria in Puglia, “dove S. Annibale trovò accoglienza e dimora nelle dure circostanze successive al terremoto del 1908”. Semararo ha ricordato lo spirito della missione evangelica del Canonico, racchiuso nella frase: “evangelizzare i poveri senza soccorrerli è un lavoro incompiuto, non si venga mai meno a questo spirito di doppia carità”. Il pontificale è stato concelebrato dall’arcivescovo di Messina mons. Giovanni Accolla con il suo ausiliare mons. Cesare Di Pietro, dal superiore generale dei padri rogazionisti padre Bruno Rampazzo con il rettore della basilica padre Mario Magro e gli altri religiosi della famiglia del Rogate e animato dalla Cappella musicale “Rogate”, diretta da padre Massimiliano Nobile e accompagnata dal maestro Angelo Minutoli. Al termine della celebrazione è stato reso omaggio alle spoglie di S. Annibale; in occasione dell’apertura del Giubileo la facciata della basilica è stata abbellita da un’illuminazione artistica curata dall’assessorato allo spettacolo del Comune di Messina. L’anno santo si concluderà il 24 aprile 2022; sarà possibile, si legge nella Bolla, “lucrare l’indulgenza plenaria per quanti visiteranno in forma di pellegrinaggio la basilica partecipando alle sacre celebrazioni o sostando in preghiera; gli anziani e tutti gli infermi impediti per malattia potranno ottenere ugualmente l’indulgenza plenaria, se si uniranno spiritualmente ai riti giubilari offrendo a Dio le proprie sofferenze”. Domani sera alle 18 la messa sarà presieduta da mons. Carlo Mazza, assistente ecclesiastico del Collegamento Santuari di cui è presidente padre Magro; al termine il secondo concerto promosso dal Conservatorio Corelli.

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