Porta il nome di Enzo Cocivera, sindacalista prematuramente scomparso, il salone del Comitato provinciale della sede Inps di via Vittorio Emanuele. Con una cerimonia, nel rispetto delle norme Covid, è stata scoperta la targa che intitola il salone al sindacalista. A ricordarlo i colleghi di tutte le sigle sindacali e dirigenti Inps che ne hanno evidenziato il valore umano e l'impegno costante a favore dei lavoratori. All'incontro, che è stato aperto da Marcello Mastrojeni, direttore dell'Inps di Messina, hanno partecipato collegate via web, la moglie e la figlia del sindacalista, quest'ultima ha sottolineato di essere fiera dell'impegno del padre e dell'insegnamento che ha lasciato. A ricordare l'impegno di Cocivera nel sindacato e le straordinarie qualità umane sono stati il segretario generale della Cgil di Messina Giovanni Mastroeni, il presidente del comitato provinciale Inps Antonino Massimino, Ivan Tripodi segretario generale della Uil di Messina, Bruno Zecchetto della Cisl e Mimmo Binaggia, presidente del Comitato regionale Inps. Un abbraccio ai familiari è arrivato anche da Guglielmo Loy presidente del comitato di indirizzo e vigilanza Inps, Maria Sandra Petrotta, direttore regionale Inps Sicilia il segretario regionale della Cgil Alfio Mannino intervenuti in collegamento via web.
Loy sulla cassa integrazione
All’incontro è intervenuto anche Gugliemo Loy, presidente del comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps che ha parlato anche del piano pre rendiconto sociale 2020 che è stato presentato di recente, spiegando perché dal documento emerge che è stata utilizzato il 40% di ore di cassa integrazione. “E’ un trend - ha detto - che esiste da anni perché insito nella procedura, perché potenzialmente le imprese chiedono tutto poi valutano se l’impatto delle difficoltà della crisi sia tale da richiedere tutte le ore questo ci indica che la crisi è molto diversificata a seconda dei settori della tipologia delle aziende e l’effetto Covid non ha portato ad un meccanismo uguale per tutti”. Altro tema affrontato è stato quella della riforma degli ammortizzatori sociali e delle soluzioni per superare il divario esistente tra chi ha accesso alle tecnologie e chi ne è escluso