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Messina, aperte le celebrazioni per Centenario della costruzione del Santuario di S. Antonio

Si sono aperte stasera con la messa presieduta dal vescovo ausiliare di Messina le celebrazioni per il Centenario della costruzione del Santuario di S. Antonio, edificato grazie all’opera infaticabile di S. Annibale Maria di Francia e dei fedeli antoniani presenti in tutto il mondo.

“Una ricorrenza ha detto mons. Di Pietro - che lascia una traccia profonda nella città, desiderosa di risorgere dal flagello della pandemia”. L’eredità materiale e spirituale del Canonico Di Francia continua a dare frutto attraverso le opere di carità a favore degli ultimi e la devozione dei tanti fedeli che, come ha detto il rettore del Santuario padre Mario Magro, continuano ad essere legati a quel tempio “da sempre riferimento spirituale per la città dello Stretto ma anche per la vicina Calabria”.

Al termine della messa è stata inaugurata alla presenza di mons. Di Pietro la mostra fotografica permanente dal titolo “Fate che Messina risorga. 1921-2021: 100 anni del santuario di S. Antonio un cammino di speranza” curata da Milena Romeo. Domani alle 18 sarà il vescovo di Patti mons. Guglielmo Giombanco a presiedere la celebrazione, seguita dalla catechesi di mons. Giacinto Tavilla sul tema “Santuario, Casa di Dio e Casa degli uomini”, mentre sabato, sempre alle 18, la messa sarà presieduta dal Superiore generale dei rogazionisti padre Bruno Rampazzo. Alle 20,45, il “Concerto del Centenario” a cura del Corelli; a esibirsi il coro del Conservatorio diretto dal maestro Michele Amoroso con l’Ensemble strumentale, la voce narrante di Gianni Fortunato Pisani e il solista Daniele Muscolino accompagnato dall’organista Stefania La Manna; l’evento si svolgerà a porte chiuse e sarà trasmesso in diretta su Rtp.

Domenica 11, giorno di apertura del Giubileo, alle 17,30 il solenne pontificale presieduto dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, con l’apertura della Porta Santa e la lettura della Bolla Pontificia d’inizio Giubileo; al termine, una breve processione interna delle reliquie di S. Antonio e l’omaggio alle spoglie mortali di S. Annibale. Per l’occasione, la facciata della basilica sarà abbellita da un’illuminazione artistica offerta dall’amministrazione comunale.

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