Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Solenne pontificale a Messina, mons. Di Pietro: "Non abbandonarsi alla mediocrità"

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Una Pasqua di speranza, o almeno così è sembrata nonostante le restrizioni della zona rossa. Complice il bel tempo tanti messinesi hanno goduto di un breve spazio di libertà concedendosi la gioia di partecipare alle celebrazioni di questa giornata. In Cattedrale il vescovo ausiliare ha presieduto il solenne pontificale alla presenza della Prefetta e del Primo Cittadino. “Il sudario e i teli piegati all’imbocco del sepolcro sono i segni che rivelano ai discepoli la Risurrezione di Cristo; anche noi come loro siamo alla ricerca dei segni della sua presenza viva, per volare con le ali della libertà verso quelle mete che lui stesso ci indica”, ha detto mons. Di Pietro richiamando le parole di Papa Francesco ieri sera alla veglia pasquale. “La storia personale di ciascuno di noi è fatta di zone d’ombra che Gesù non ha paura di rischiarare”: nonostante i dubbi che gravano sul nostro avvenire, generati dalla difficoltà a vivere in pienezza le relazioni umane e dal peso del disagio economico crescente che mette a rischio soprattutto il futuro dei giovani, il vescovo ha esortato i fedeli a “non abbandonarsi alla mediocrità segnata dal peso di passi indolenti”, ma a “lasciarsi illuminare dalla luce del Risorto che oltrepassa con la forza dell’amore i drammi quotidiani, diventando protagonisti di una vera rinascita materiale e spirituale”. Il vescovo, che ieri sera ha presieduto la veglia pasquale svoltasi in orario compatibile con il coprifuoco, ha rivolto un pensiero particolare alle vittime del Covid e a quanti ancora lottano negli ospedali, sperimentando la solitudine e il distacco fisico dai propri affetti, agli operatori della sanità che generosamente si prendono cura dei fratelli e a chi si prodiga a vario livello per alleviare i disagi di questo tempo. Il rito, concelebrato dal decano del Capitolo della Cattedrale mons. Angelo Oteri, assieme a mons. Giuseppe La Speme e al Rettore del Seminario arcivescovile mons. Alessandro Lo Nardo, è stato animato dai giovani seminaristi e dalla cappella musicale della Basilica Cattedrale diretta da Orazio Sturniolo. Il Nucleo diocesano di Protezione Civile ha coordinato il servizio di sicurezza.

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