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“Giro dei Sepolcri” a Messina, il Covid non ferma la nostalgia della tradizione

Il Covid non ferma a Messina la nostalgia della tradizione legata ai profumi e ai colori che riecheggiano fra le geometrie floreali degli altari della Reposizione e le ceste colme di panini di cena preparati da fornai e pasticceri, memoria viva di quel Pane condiviso per l’ultima volta da Gesù con gli Apostoli. I messinesi non hanno rinunciato, seppur con cautela, al “Giro dei Sepolcri” che dopo la “pausa forzata” dello scorso anno, sono stati allestiti con cura nelle chiese dell’Arcidiocesi.

“L’essenziale che orienta alla speranza”: questo il tema comune ai vari altari, nei quali è stato riposto il SS. Sacramento al termine della celebrazione del Giovedì Santo che dà il via ai riti del Triduo Pasquale. In cattedrale è stato l’arcivescovo a presiedere la messa “In Coena Domini”, dalla quale è stato omesso il rito della lavanda dei piedi. Mons. Accolla ha esortato i fedeli a “non essere cristiani griffati, riscoprendo la bellezza di essere membra di una Chiesa che sa accogliere, condividere, che in questo tempo di dolore vuole riscoprire la gioia della vicinanza fraterna e del senso di responsabilità sociale”.

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