Fogna a cielo aperto nel torrente Bisconte che "trova sfogo" all'interno delle case. Quando sarà conclusa, la messa in sicurezza del torrente Bisconte sarà di certo un'opera che cambierà il volto del quartiere, ma intanto sta creando una serie di danni e disagi ai residenti, costretti a vivere nel degrado con melma e fango dentro le abitazioni. I lavori di copertura dell'alveo hanno danneggiato la condotta fognaria e ne è stata creata una “provvisoria” che però crea pozzi di melma e fango nelle cantine e davanti alle abitazioni. I residenti sono stanchi e hanno presentato una denuncia ai carabinieri. Durante i lavori – ci raccontano in tanti – sono stati danneggiati gli impianti fognari - anche abusivi - a cui si allacciavano le abitazioni. Il problema degli scarichi lo avevano già segnalato all'avvio del cantiere, ma denunciano che nonostante pec e avvertimenti, la ditta che sta eseguendo i lavori aveva rimpallato la competenza e la responsabilità di eventuali criticità ad Amam che sul torrente Bisconte – a detta dei residenti – non si è proprio fatta vedere. Intanto però si è arrivati al fatidico giorno in cui le condotte fognarie, per consentire la prosecuzione dei lavori, sono state danneggiate e deviate. Ma dove sono state deviate? Con un piccolo by-pass dentro il torrente stesso. Creando una sorta di fogna a cielo aperto. Al netto dei disagi e della precaria situazione igienico sanitaria per chi non ha la possibilità di uscire da casa dal lato di Fondo Pistone ed è costretto a passare da una pozza di melma e fango. Il problema in questi ultimi giorni, si è fatto ancora più grave con le piogge, perché le cantine e le parti più basse delle abitazioni sono state invase dai liquidi fognari che hanno iniziato a straripare dai bagni invadendo ogni cosa. E così i residenti che erano già organizzati in comitato hanno deciso di denunciare tutto ai carabinieri. Ieri sul posto – raccontano – è arrivata anche la Protezione civile. Ma di soluzioni ancora non pare esserci l'ombra, per questo chiedono interventi definitivi e non provvisori per mettere la parola fine su una situazione che sta davvero esasperando oltre una decina di famiglie.