Adesso si parte davvero. Non con i lavori, ma con la fase propedeutica agli interventi che dovranno dare un nuovo volto all'unico, vero polmone verde del centro città: villa Dante. Il dipartimento Servizi tecnici di Palazzo Zanca, diretto dall'ing. Antonio Amato, ha aggiudicato l'appalto (da 72 mila euro, ma il ribasso è stato tale da arrivare a circa 37 mila) per la progettazione esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento per la sicurezza dei lavori di riqualificazione della struttura. Ad aggiudicarselo un gruppo di quattro professionisti: l'arch. Giuseppe Marotta di Sant'Agata Militello, l'ing. Lorenza Palmeri, l'agronomo Salvatore Salpietro e l'arch. Francesco Pintaudi. La partenza è lo studio di fattibilità da circa 1 milione di euro, redatto dal geom. Concetto Orlando del dipartimento Patrimonio, approvato a novembre dalla Giunta De Luca. «Gli intervisti previsti – si legge nella relazione generale – riguardano quasi tutti gli immobili, le attrezzature e gli impianti presenti all’interno della Villa». In particolare, verrà adeguato l’impianto elettrico interno che serve il locale custodi, l’impianto dei giochi d’acqua, l’impianto di sollevamento acque del pozzo posto sul fronte sud-est della villa. Sono incluse la manutenzione della recinzione in legno del perimetro della fontana e l’impermeabilizzazione della vasca. Prevista anche la manutenzione dell’impianto di irrigazione ed il ripristino del sistema di video-sorveglianza, che in buona parte è stato manomesso da atti vandalici. I lavori veri e propri potrebbero iniziare nel prossimo autunno, se tutto procederà senza intoppi. Sullo sfondo, al di là degli interventi, il tema della gestione della villa. Dai campi da tennis, mai utilizzati, all'arena e le altre strutture. Privati o Messina Social City? Questo il futuro (neanche tanto) dilemma. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina