La Fiera di Messina, con tuta probabilità, si trasformerà in un centro vaccinale di massa. In termini formali adesso occorrerà attendere solo l'esito di una conferenza dei servizi che si svolgerà domani mattina e nella quale tutti gli enti interessati dovranno dare il loro “via libera” o le eventuali prescrizioni. Se non ci saranno colpi di scena, verranno affidati dalla Protezione Civile regionali i lavori preparatori di allestimento e cura della location che sarà l'unica di questa grandezza per tutta la provincia. La regione si è data come scadenza per il completamento dell'hub in Fiera, dieci giorni. Il primo marzo dovrebbe essere già pronto o comunque in grado di aprire con i servizi indispensabili. Saranno l'ufficio commissariale e l'Asp a decidere se usare un padiglione per le postazioni (ne nasceranno, secondo nuovi calcoli, 42 o 48) e l'altro per logistica, deposito e area attesa post siero. Oppure se dividere quest'ultima zona fra i due padiglioni e quindi vaccinare in entrambi. Il ritmo potrebbe essere di 1500 vaccini al giorno. In questi 10 giorni, oltre all'allestimento delle postazioni, dovranno essere eseguiti interventi all'impianto elettrico, al fondo e ai vetri. Quanto alla mobilità interna, l'ingresso delle auto avverrà da un cancello che si affaccia sul “serpentone” degli imbarcaderi privati. Ma a pochi passi si trova anche una fermata del tram che può tornare molto utile a chi si vorrà spostare a piedi. «Sin dal primo momento è emersa la nostra piena disponibilità a collaborare con la Regione e il commissario - dice Mario Mega presidente dell'Autorità di Sistema - Non ci sono difficoltà di sorta per un uso temporaneo, visto che si tratta di padiglioni destinati alla demolizione».