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In piazza per difendere De Luca. MessinAccomuna: "Il sindaco è un problema"

Sono scesi in piazza rispondendo all'appello del comitato #iostoconcatenodeluca. Una rappresentanza di cinquanta sostenitori (il numero concordato con la questura nel rispetto delle norme anti-covid) che hanno chiesto al sindaco di non dimettersi e di proseguire con ancor maggiore impegno nell'amministrazione della città che, come ha ribadito il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto, non può restare senza guida in una fase così drammatica come l'attuale. Lo stesso Picciotto ha sottolineato come De Luca, in questo momento, sia il sindaco che più sta facendo gli interessi della propria comunità. Da piazza Unione Europea, sotto la pioggia battente, si è alzato un invito alla solidarietà sociale e un appello alle istituzioni perché si faccia chiarezza sulle responsabilità dell'Azienda sanitaria provinciale e su chi l'ha guidata in questi mesi.

Secondo il movimento MessinAccomuna, invece, <De Luca è un problema. La vicenda ingloriosa dell’ordinanza-sceriffa sulla “zona rossa” evidenzia da sola tutta l’inadeguatezza e incapacità amministrativa, politica e istituzionale di un soggetto che tenta continuamente di asservire il suo ruolo alla campagna elettorale. Inadeguato è un sindaco che non conosce i limiti delle sue competenze e produce atti nulli in falsa applicazione di legge. Incapace è un sindaco che nel corso della pandemia non programma i provvedimenti necessari e in suo potere per tutelare la salute pubblica. Adesso continua la farsa. Anziché ritirare l’ordinanza con la formula dell’autotutela, chiedendo scusa ai cittadini per l’inutile tensione che ha creato, motiva la revoca parlando di tensioni eversive e minacce e promette di sospendere il servizio di raccolta dei rifiuti Covid programmato per l’ASP. È un nuovo atto meschino che penalizza i deboli: in questo caso i cittadini contagiati dal COVID-19. Chi pensa di punire qualcuno minacciando di revocare un servizio pubblico istituzionalmente negoziato non vuol bene ai suoi amministrati. Ma anche in questo caso è una minaccia di pulcinella>.

 

 

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