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La storia di Natale: regali a 55 famiglie bisognose, l'iniziativa dei volontari a Messina

La storia di Natale. Da Messina al cuore di tutti. In tempi di grande difficoltà, l'idea di una giovane messinese regala emozioni e speranza. Usciremo da tempi così drammatici e lo faremo perché esiste l'amore. La voglia di donarsi agli altri, la voglia di toccare con mano che la "vita è meravigliosa" - come nel film di Frank Capra - se al tuo fianco hai uomini e donne pronte a sacrificarsi per chi soffre o per chi è in difficoltà.

Laura racconta con le lacrime agli occhi. E lo fa pensando non tanto al suo sacrificio ma alla valanga di emozioni nata da una piccola palla di speranza lanciata in famiglia e in poco tempo diventata slavina di generosità. "Quando i miei genitori mi hanno chiesto cosa volessi regalato per  Natale, mi sono sentita una stupida" racconta Laura.

"Ho pensato che non poteva essere la solita borsa o l'ennesimo paio di scarpe. Non per queste festività, non oggi. Sentivo crescere in me il desiderio di donare qualcosa agli altri in un momento così difficile. Da lí l'idea di sacrificare i nostri regali in famiglia, in favore delle persone più bisognose. Penso a come fare e mi viene in mente la chiesa di S. Antonio".

Quando però Laura si reca alla chiesa di S. Antonio, che giornalmente risponde al fabbisogno di 50 famiglie in difficoltà economica, si rende conto che da sola non ce l'avrebbe potuta fare. "Ho provato a chiedere agli amici più stretti un aiuto, per poi pubblicare un post su Facebook e Instagram. In quel momento il moltiplicatore di bene si mette in moto: arrivano una miriade di risposte da volontari autonomi (circa 120 adesioni) per lo più giovani tra i 18 ed i 30 anni, che si rendevano disponibili".

Realizzato che quello che inizialmente era un desiderio si stava per trasformare in realtà, ecco la richiesta ai  responsabili della mensa di fare da tramite, chiedendo ad ogni famiglia cosa avrebbe voluto ricevere per Natale. Le risposte più semplici e disparate testimoniavano lo stato di difficoltà di molte famiglie. "Mentre mi ritrovavo in chiesa e stavo ricopiando le lettere delle famiglie si è avvicinato un signore - racconta Laura - inconsapevole che fossi io la promotrice di questa iniziativa, proprio perché abbiamo chiesto di restare anonimi. Alla domanda della signora su cosa avrebbe voluto ricevere  per Natale, le sue parole mi hanno spiazzato. Dopo un'iniziale ed educatissima resistenza, il signore ha chiesto in dono un tostapane "il più economico che trovate" ha aggiunto. Ecco, lí non sono più riuscita a trattenere le lacrime, sciogliendomi in pianto liberatorio"

Gli step successivi sono stati la stesura della lista dei desideri, l'assegnazione dei regali da comprare a  tutti i volontari resisi disponibili. Per lo più le richieste erano cibo e beni di prima necessità, motivo per cui in ogni scatolone erano presenti: spesa, un panettone, una bottiglia di spumante ed il regalo richiesto. Inoltre per i nuclei familiari con figli a carico, sono stati aggiunti dei doni da destinare ai più piccoli, facendo riferimento al sesso e all'eta di ogni bambino.

"La commozione delle famiglie, in fila, pronte ad attenderci, era tangibile, la nostra soddisfazione ancor più grande. Inizialmente siamo riusciti a soddisfare il fabbisogno di 38 famiglie iscritte alla lista, successivamente se ne sono presentate altre alle quali abbiamo consegnato la spese avanzata, raggiungendo il numero insperato di 55 famiglie. Non credevo vi fossero così tante persone in difficoltà. E non pensavo ci fossero tante persone, tanti volontari, molti dei quali a me sconosciuti, pronti a sacrificarsi così. Il mio desiderio più grande può ritenersi soddisfatto, questo Natale è stato uno dei più belli della mia vita, per me e per la mia famiglia. Mi sento grata ed allo stesso tempo  fortunata".

La vita è meravigliosa. Una campana suona e un angelo ha messo le ali. Ma forse a Messina gli angeli sono molti di più.

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