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Restyling ex Frigo di Cuneo, un progetto messinese sbaraglia la concorrenza di 208 studi in Italia

Uno spazio dismesso diventerà un centro culturale aperto alla comunità grazie a un team di architetti messinesi

Un sogno nato nel 2003 e culminato, tra tanti riconoscimenti, in quella che è stata la vittoria perfetta: sbaragliare la concorrenza di oltre 200 studi italiani e aggiudicarsi il progetto per la riqualificazione dell’ex Frigorifero militare di Cuneo, un vecchio deposito dell'esercito in disuso a cui la Fondazione Crc ha deciso di dare una nuova splendida vita.

Perchè tra ricerca, cambiamenti, rigenerazioni, visioni, cultura e architettura ha sempre “navigato” il team di “Bodàr Bottega d'Architettura”, nato nel cuore di Barcellona Pozzo di Gotto e trapiantato anche a Firenze. Bodàr è figlio del sogno degli architetti Francesco, Giuseppe e Marco Messina che, assieme a Davide Lucia, Giacomo Razzolini, Luisa Palermo ed Edoardo Fanteria, qualche giorno fa si sono aggiudicati definitivamente il restyling di uno storico edificio di Cuneo, ridotto a un rudere e abbandonato all'oblio, che adesso diventerà un suggestivo polo culturale aperto alla comunità.

Negli oltre quaranta progetti del loro portfoglio (uno fra gli ultimi ha guadagnato il terzo posto al concorso di progettazione del Parco del ponte di Genova) Francesco, Giuseppe e Marco Messina, infatti, non hanno voluto dare una proiezione esclusivamente tecnica alla qualità dell'architettura, ma soprattutto culturale. E ad essere premiato è stato proprio questo loro “segno distintivo”.

Nei desiderata della Fondazione CRC c'era, infatti, la volontà e la necessità di realizzare un contenitore pubblico, urbano, flessibile e polivalente, che potesse testimoniare l’appartenenza al suo tempo, ma dialogando contemporaneamente il contesto e con il paesaggio e inserendosi nel sistema delle polarità che già attivavano il contesto urbano. La proposta degli architetti messinesi ha convinto la giuria per la completezza e l’articolazione delle soluzioni progettuali che, non solo hanno risposto alle istanze della committenza, ma hanno saputo dare vita a un dialogo tra l’esistente, preservato come luogo della memoria, e l’innesto contemporaneo che attribuisce all’edificio altri livelli di lettura e fruizione. Francesco, Giuseppe e Marco sono riusciti a costruire un rapporto dialettico tra i diversi strati di storia dell'edificio e del suo contesto.

“Siamo estremamente orgogliosi che il gruppo Bo.Dàr sia riuscito a portare il nome della provincia di Messina a così alti livelli – commenta il presidente dell'Ordine degli Architetti di Messina Pino Falzea – è la dimostrazione che quando si sceglie il progetto e non il progettista gli architetti messinesi riescono ad emergere in qualunque contesto. Purtroppo tante brillanti eccellenze in città non riescono a trovare spazi e riscontri per concorsi di progettazione banditi dalle pubbliche amministrazioni. Noi continueremo a chiederli per dare opportunità ai nostri professionisti, ma soprattutto per rigenerare il nostro territorio”.

“Con l’ufficializzazione della graduatoria – ha commentato il presidente della Fondazione Crc Giandomenico Genta - a breve prenderanno il via i lavori che, insieme all’individuazione del gestore di questi spazi, condurranno alla conversione dell’ex Frigorifero militare in spazio culturale nel centro della città di Cuneo”. E lì, su quel polo culturale inserito in contesti urbani di pregio come il Museo Civico, la Biblioteca dei ragazzi e Palazzo Samone, ci sarà la firma "Messina".

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