Scioperano anche a Messina i lavoratori pubblici e chiedono il sostegno della cittadinanza. Questa mattina hanno incrociato le braccia, non solo per mancato rinnovo dei contratti collettivi nazionali, per cui non sono state stanziate somme nell'ultima legge di bilancio, ma chiedono soprattutto un piano assunzioni, un processo di digitalizzazione e riqualificazione del personale, una regolamentazione dello smart working che siano funzionali, in tempi brevi, a rispondere alla mole di servizi richiesti dai cittadini in un momento difficilissimo per la collettività come quello dell'emergenza Covid.
"Mai come in questo momento – dicono i responsabili della Fp di Cgil, Cisl e Uil Francesco Fucile, Giovanna Bicchieri e Giuseppe Calapai – sono necessari uno svecchiamento all'interno degli enti statali e locali e maggiori tutele per i lavoratori".
Rappresentanti della funzione pubblica, dipendenti dei ministeri, degli enti previdenziali, delle agenzie, delle Camere di Commercio, lavoratori della Sanità, ad esclusione di quelli del settore dell'istruzione, questa mattina si sono dati appuntamento per catalizzare l'attenzione sulle richieste fatte al Governo e hanno puntato i fari anche sui problemi dei lavoratori della sanità chiedendo un ammodernamento del settore e un piano assunzioni per garantire servizi all'utenza soprattutto a Messina, dove l'emergenza Covid ha fatto emergere tutte le criticità del sistema sanitario locale.
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