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Dissesto idrogeologico, a Gioiosa Marea in gara i lavori per consolidare Capo Schino

Un tratto di spiaggia che il mare ha quasi completamente divorato e un costone roccioso che minaccia la strada statale 113 Palermo-Messina, all'altezza del chilometro 87. Resta alta l'attenzione dell'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sull'intera costa jonica del Messinese.

Lo splendido litorale di Gioiosa Marea è tra quelli più sofferenti, con le sue falesie attive e il pericolo sempre incombente della caduta di massi, così com'è successo anche recentemente. È il caso di Capo Schino, dove le violente mareggiate invernali provocano scalzamenti alla base del versante causando una grande instabilità che mette a rischio anche la statale.

Un'area particolarmente fragile, dunque, per la quale presto potranno partire i lavori di consolidamento, a monte e a valle, messi in gara dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce. Per mettere in sicurezza sia il sottostrada fino alla battigia, sia le pareti che costeggiano la strada, già in passato chiusa al traffico a causa di crolli, è previsto il disgaggio delle porzioni di roccia pericolanti con personale specializzato e il posizionamento di pannelli di rete ad anelli concatenati con sei punti di contatto.

Le opere da appaltare, per un importo complessivo di due milioni e 98 mila euro, saranno concentrate anche sulla spiaggia che si intende recuperare effettuando un ripascimento e realizzando una scogliera lunga 340 metri: una barriera di contrasto ai fenomeni di erosione per salvaguardare l'unica arteria di collegamento tra il centro abitato di Gioiosa Marea e lo svincolo autostradale di Patti. Quella porzione di sabbia, inoltre, potrà essere finalmente restituita alla fruibilità dei bagnanti.

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