Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Le bugie, le incongruenze, i "minuti mancanti": i punti oscuri del giallo di Viviana e Gioele

Il luogo del ritrovamento del corpo di Viviana Parisi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il suocero di Viviana Parisi, Letterio Mondello
Viviana Parisi
Viviana e Gioele
Viviana Parisi
Dianiele Mondello e Viviana Parisi
Viviana Parisi
Luigino Parisi, padre di Viviana, rilascia dichiarazioni alla stampa all’Ospedale Papardo
 

La fuga, la morte di Viviana Parisi e la sparizione del piccolo Gioele sono un rebus. Ci sono una serie di interrogativi, ipotesi, congetture dietro al rompicapo che gli investigatori stanno cercando di risolvere ormai da 12 giorni. Da quel 3 agosto in cui Viviana e Gioele sono usciti di casa per non farvi mai più ritorno. Una vicenda che gira intorno ad alcuni punti oscuri: le bugie, le incongruenze, i “minuti mancanti”. b. Perché Viviana ha raccontato al marito Daniele Mondello che sarebbe andata a comprare delle scarpe per Gioele? In realtà non l’ha mai fatto e non ha mai raggiunto nessun negozio. Perché ha lasciato il telefono a casa? Una semplice dimenticanza o non voleva essere rintracciata? Poi c’è il dettaglio del pedaggio, dal quale nascono i 22 minuti di “buio”. Viviana Parisi lascia l’autostrada, che sta percorrendo in direzione Palermo, uscendo allo svincolo di Sant’Agata di Militello e non paga il pedaggio. Perché? Aveva dei soldi, aveva il bancomat e la carta di credito. Perché ritira lo scontrino senza pagare e dove si dirige? Cosa fa in quei 22 minuti: incontra qualcuno? Se non altro quella sosta dà agli inquirenti un elemento utile: il piccolo Gioele, almeno fino a 15 minuti prima dell’incidente, è vivo e sembra essere in buona salute. Nulla nel video delle immagini a circuito chiuso scovate da chi indaga fa presagire la tragedia che si sarebbe consumata poco dopo. Si arriva al momento dell’incidente con il furgone in autostrada. Ieri è emersa l’ipotesi che in quello scontro, comunque di lieve entità, il bambino possa essere rimasto ucciso. Possibile. Ma un fatto del genere scatena una reazione, fra l’altro immediata, di questo tipo? Perché Viviana Parisi, dicono i testimoni, lascia l’auto con tutti i suoi effetti personali all’interno, e va via. Pare che Gioele lo portasse in braccio. Magari il bambino si era addormentato, come spesso accade. Ma perché una donna coinvolta in un incidente dovrebbe fare una cosa del genere? Di certo lo scontro rappresenta un fuori programma, ammesso che Viviana avesse un progetto in mente. L’uscita a piedi dall’autostrada, in quel punto, non poteva essere già previsto, perché entrano in gioco attori che in questa storia non c’entrano proprio nulla. Eppure la donna lascia tutto e se ne va. E poi? Quel che è successo dopo per il momento può essere ricostruito solo attraverso delle congetture. Madre e figlio hanno fatto un incontro fatale? Animali selvatici o qualcuno che gli ha fatto del male. Oppure Viviana ha ucciso Gioele, lo ha nascosto, e poi si è tolta la vita lanciandosi dal famoso traliccio sotto il quale è stata trovata priva di vita dopo 5 giorni di ricerche? C’è anche l’ipotesi di un malore, magari il bambino rimasto solo si è allontanato e ha vagato. Ma Gioele dov’è? L’unica certezza è che da 12 giorni quel bambino di 4 anni sembra essere sparito dalla faccia della Terra.

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