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Graffiti e pareti usate come "vespasiani": a Messina degrado e incuria a Palazzo Zanca - Foto

Una parte del prospetto posteriore, quello che dà su corso Cavour, recintata dallo scorso inverno, da quando caddero sul marciapiede pezzi di cornicione, fortunatamente senza colpire nessuno. E nello spazio transennato, una mini-discarica a cielo aperto.

Tutt’intorno segni incredibili di incuria e di degrado. Gli angoli dei portici, su piazza Antonello, sporchi e puzzolenti, spesso utilizzati la sera da sbandati e ubriachi per i loro bisogni. Il lato che sorge sulla via Consolato del Mare deturpato da alcune scritte risalenti ormai a diversi anni fa (e mai cancellate) ma anche da recentissimi “graffiti”, forse ideati dalle stesse “manine” che hanno imbrattato il Monumento ai Caduti (stile di scrittura e vernice spray sembrano uguali). L’area esterna di quello che sarebbe dovuto essere l’asilo nido aziendale trasformata in una sorta di giungla tra erbacce e cartacce.

Non se la passa bene - come riporta la Gazzetta del Sud in edicola - il vecchio Palazzo neoclassico realizzato su progetto dell’architetto Antonio Zanca. Come potrebbe passarsela bene il resto della città, se il suo simbolo, l’edificio civile più importante e prestigioso (assieme a Palazzo del Governo e Palazzo dei leoni) di Messina, è ridotto nelle attuali condizioni?

La Giunta De Luca ha previsto un’operazione di restyling complessivo. Ma proprio nei giorni in cui viene allestito il nuovo Infopoint per i turisti, nel nobile Palazzo Weigert (che sorge di fronte, sulla stessa via Consolato del Mare), sarebbe il caso che si intervenisse nell’immediato, per ridare un minimo di dignità e di decoro alla sede del Municipio, cioè a quella che dovrebbe essere la “Casa di tutti noi”. Una “Casa” ridotta quasi a un letamaio.

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