Sono stati inaugurati stamattina al Policlinico universitario di Messina i nuovi ambienti che ospitano la Stroke unit al padiglione E, la Terapia intensiva post operatoria al padiglione F, l'Hospice di oncologia che nei mesi scorsi aveva ospitato il centro Covid) e l'ematologia al padiglione H. Ambienti accoglienti con integrazione dei posti letto e dotazioni tecnologiche all'avanguardia che consentono di monitorare al meglio il processo diagnostico terapeutico del paziente, ponendolo al centro di quel percorso di umanizzazione delle cure che l'azienda ospedaliera porta avanti da anni. I locali sono stati benedetti dal vescovo ausiliare monsignor Cesare Di Pietro, alla presenza del magnifico rettore Salvatore Cuzzocrea, con il direttore sanitario Antonino Levita e quello amministrativo Elvira Amata, i direttori dei reparti inaugurati, Rosa Musolino (per la Stroke, Epifanio Mondello per la Terapia subintensiva, Giuseppe Altavilla per l'Hospice di oncologia e Caterina Musolino per Ematologia) e il direttore del settore tecnico Franco Trifirò. "In questi luoghi troviamo la porzione più grande di carità, che si traduce nella cura integrale della persona nello spirito e nel corpo", ha detto Di Pietro. "Una scelta strategica che si pone nel solco di una rinnovata gestione dell'Università la quale - ha sottolineato il rettore - in piena sinergia con la direzione Aziendale, ha investito sul nuovo volto della struttura ospedaliera, coniugando sempre più competenza, valore della ricerca e grande empatia". Cuzzocrea, che ha ricordato l'importanza degli sforzi fatti durante l'emergenza della pandemia, con una riorganizzazione dei reparti e una redistribuzione degli incarichi costati non pochi sacrifici a tutto il personale, ha anche annunciato che entro la prossima settimana dovrebbe essere nominato un commissario straordinario (in attesa del nuovo direttore generale che sarà scelto dall'assessore Razza fra 5 i nominativi forniti dal rettore sulla base del curriculum professionale), per riprogrammare tutte le attività sanitarie oltre che didattiche in presenza, dopo il lungo periodo di sospensione. Particolare commozione e soddisfazione e stata espressa dal professor Altavilla, che dirigerà il nuovo Dia di oncologia: "Il nostro reparto dispone di spazi adeguati per gestire al meglio il paziente, condividendo con lui e con i familiari un percorso che, anche in termini di fine vita, può e deve offrire assistenza e sostegno".