Quando dal primo giugno scatterà il passaggio fra la Atm in liquidazione e la società per azioni, oltre a linee, bus e dipendenti, transiterà anche la gestione dei parcheggi comunali. E ieri è si è svolto il sopralluogo pre-consegna al Cavallotti, la più grande delle aree di sosta di Messina. Un’occasione, per i vertici della società per azioni, per prendere coscienza delle condizioni in cui versa il silos. La sala d’attesa più grande era diventata da tempo una discarica di qualunque tipo di rifiuto, e gli ultimi due piani sono inutilizzabili. Sul primo fronte l’intervento di MessinaServizi ha posto fine alla vergogna di quel ricettacolo di sporcizia che rendeva inutilizzabile la sala d’attesa principale del “capolinea” del centro città. Alcuni quintali di rifiuti d’ogni tipo e ingombranti sono stati portati via e ora occorrerà ridare dignità a quello spazio utilissimo ma sempre martoriato dall’abbandono e spesso dall’assenza di guardiania o personale. Sul fronte, invece, dei parcheggi è da almeno tre anni che il quarto e quinto piano, quello scoperto, sono off limits per le auto. Il Cavallotti è utilizzabile solo per tre livelli su cinque. Persi 160 posti auto su 400. Il motivo? Al quarto piano ci sono copiose infiltrazioni di acqua e umidità dal tetto e dall’edificio limitrofo, l’ex silos granai, cadono calcinacci che rendono impraticabile insicura l’area. All’ultimo piano, invece, le guaine isolanti del fondo usurate e i muretti della rampa in discesa cadono letteralmente a pezzi impedendo il passaggio delle auto.