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Esodo da Coronavirus, a Messina nuova ordinanza nella notte: De Luca torna agli imbarcaderi

L'ordinanza è stata firmata nella notte. E alle 6 del mattino il sindaco di Messina Cateno De Luca si è ripresentato alla rada san Francesco del porto per controllare di persona i flussi di auto e altri mezzi in arrivo in città dalla terraferma e in partenza verso Villa San Giovanni.

"Entrerà in vigore il 26 marzo alle 14 - afferma De Luca -, nel frattempo faremo anche noi i controlli degli accessi al porto di Messina. Con la realizzazione della banca dati dell’ordinanza si avrà un controllo assoluto degli accessi con la rete di vigilanza per verificare l’effettuazione dell’auto quarantena. Vengono anche agevolati i pendolari dello Stretto che non dovranno più sottostare ai doppi controlli quotidiani".

L'ordinanza, secondo il sindaco, non è in contrasto con il decreto governativo, anzi in linea con le disposizioni rigorose previste come anche il possibile fermo amministrativo dei mezzi di cui sono state accertate, come avvenuto in nottata e anche in mattinata, violazioni all'articolo penale e sanzioni amministrative per certificazioni irregolari.

De Luca si è anche imbarcato sul traghetto in direzione Villa San Giovanni. Durante la traversata il sindaco ha appreso dal suo collega di Villa San Giovanni che oltre quaranta auto e altri mezzi sono fermi da ieri pomeriggio in un'area parcheggio Anas, sulla sponda calabra, per irregolarità nelle autocertificazioni obbligatorie.

Provengono in gran parte da località estere e dal nord ed erano dirette in varie parti della Sicilia, a conferma che non si tratta solo di traffico di pendolarismo quello che continua a svolgersi nello Stretto, pur in presenza di norme sempre più stringenti che vietano il passaggio da un comune a un altro e da una regione o nazione all'altra.

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