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Coronavirus, Messina si sveglia "zona rossa": strade deserte e negozi chiusi, le foto della città

Messina si sveglia in “zona rossa” e il clima surreale che già ieri si respirava in città, oggi se possibile è amplificato.

Prime file ai supermercati, dove si accede in numero limitato per garantire le distanze di sicurezza. Anche altri esercizi commerciali, dai negozi alle tabaccherie, adottano questo metro, sebbene sia davvero poca la gente in giro per le strade.

Non sembra però prevalere, ancora, la tentazione di rimanere barricati in casa. In molti indossano mascherine (andate a ruba nelle farmacie) e in alcuni casi anche guanti, continua la ricerca velleitaria di amuchina e, in alternativa, di consigli su come auto-produrre qualcosa di simile in casa. Pressoché deserta piazza Cairoli, dove è fisso un posto di polizia. Inversamente proporzionale all’affollamento dei supermercati, il calo di presenze nei mercati rionali. Al vascone tutti gli operatori indossano mascherine e guanti ed è fisso un presidio di due agenti di polizia municipale, anche loro “protetti”.

Su molte vetrine di negozi e bar sono affissi degli avvisi riportanti le nuove regole imposte dal decreto del presidente del Consiglio e anche i relativi orari di apertura. La città in gran parte si ferma, con l’ausilio di potersi, quanto prima, rimettere in moto.

Tuttavia, in piazza Duomo, un pullman di turisti tedeschi si è fermato, la comitiva è scesa e alle 12 assisterà allo spettacolo dell'orologio del campanile.

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