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Messina, cambio al vertice del comando interregionale Culqualber: Burgio al posto di Robusto

Cambio al vertice del comando interregionale dei carabinieri Culqualber di Messina. Durante una cerimonia nel cortile della caserma Bonsignore, il generale di corpo d’armata Luigi Robusto si è congedato, al termine di una carriera lunga 50 anni. Gli subentra il generale Carmelo Burgio. All’evento presenti, tra gli altri, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Nistri e il capo della polizia Franco Gabrielli.

“Il mio saluto va alla Bandiera, agli ideali per i quali sono stato chiamato in questo splendido periodo della mia esistenza - ha esordito Robusto -. Qui ho riscontrato rapporti veri, improntati sulla massima lealtà e verità. Non avrei mai immaginato che potesse esserci questo parterre. Voglio donarvi un ultimo momento di gioia. Ora andrò al nord del sud, ma questa terra è spettacolare. È stato un sogno quello vissuto, un sogno in una poesia fantastica. Voi siete stati protagonisti di questa splendida poesia e la melodia l’abbiamo scritta insieme”.

   

Nei luoghi in cui si combattono mafia e ‘ndrangheta “la verità sa meno di ipocrisia”. Poi rivolgendosi al suo successore ha detto: “Caro Carmelo, ci sarà molto da vivere a fianco di tante persone. Abbiamo qui dietro un altare dedicato alle vittime di Nassiriya. Ci sono impegni da portare avanti”.

E ancora: “L’operazione più bella è quella che suscita credibilità nella gente. Il carabiniere è questo. Se sa fare sognare avrà fatto bene il suo ruolo”. Poi Robusto si è rivolto al capo della polizia Gabrielli, “col quale abbiamo sempre dialogato e fatto sì che dai nostri cuori sgorgasse qualcosa che fosse credibile. C’è stato un coordinamento perfetto, che si fa solo tra uomini. I veri gradi sono quelli cuciti nel cuore di ognuno di noi”. Quindi, un pensiero al mondo della scuola, ai giovani, agli amministratori, ai sindaci, ai prefetti.

Il generale Burgio ha sottolineato che Robusto “è stato il mio maestro”. “Mi onoro di guidare il Culqualber”, ha aggiunto. “Non è la casacca che fa guidare bene, ma il comune obiettivo. Opereremo in una zona importante con problematiche particolari, ma sono a vostra disposizione, uomini e donne del Culqualber, daremo il massimo supporto alla gente proseguiremo nel solco già tracciato”.

Poi l’intervento del generale Nistri: “Il cambio di un comandante - ha affermato - è un momento importante per le persone che effettuano il cambio, ma anche per chi ha seguito il cedente e seguirà il subentrante. I risultati conseguiti lo scorso anno testimoniano l’impegno sul territorio nella lotta alla criminalità organizzata, da Catania a Palermo, da Reggio a Cosenza, all’operazione Rinascita-Scott fino all’operazione Nebrodi di ieri. Il colore diverso delle uniformi e le diverse componenti sono la nostra forza. Ma ciò che più conta sono la vicinanza al cittadino, la disponibilità verso gli individui, anche ai più fragili”.

Robusto “è stato un comandante con la C maiuscola. Il sui curriculum parla da sè, ma di più dicono le sue parole e i risultati da lui conseguiti”. Quanto a Burgio, “ha indossato l’uniforme 48 anni fa. Ti auguro ogni ulteriore fortuna, sapendo che è molto più difficile sostituire Robusto - ha aggiunto Nistri -. Ma tu farai bene e un giorno potremo tirare le somme. L’Arma è un punto di riferimento essenziale della pubblica sicurezza in Italia”.

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