E’ attraccata poco dopo le 16.30, al porto di Messina, la nave umanitaria «Open Arms» con a bordo 122 migranti. E’ arrivata al molo Norimberga dove è stata allestita la macchina dell’accoglienza con medici dell’Asp, volontari, Croce rossa e forze dell’ordine per ricevere bambini, donne e uomini salvati in mare nei giorni scorsi.
I migranti sono provati e spossati: da giorni sono in navigazione dopo essere stati salvati dalla nave della ong spagnola nel Mediterraneo, al largo della Libia. Ieri il via libera del Viminale.
Programmato il trasferimento nel centro di prima accoglienza dell’ex caserma Gasparo a Bisconte per l’identificazione in attesa di un’altra destinazione.
Ci sono due donne in gravidanza e tre famiglie con bambini, ci sono anche neonati di due-tre mesi e bambini di pochi anni tra i 122 migranti giunti questo pomeriggio al molo Norimberga del porto di Messina. Sono stati salvati nel corso di due diversi interventi. E’ quasi buio e fa molto freddo quando cominciano le operazioni di sbarco e si mette in moto la macchina dell’accoglienza allestita fin dal primo pomeriggio e coordinata dalla prefettura di Messina. I migranti sono infreddoliti, alcuni scalzi, senza giacca, solo una coperta per ripararsi dal freddo, alcuni baciano il suolo appena toccano la terra ferma ad attenderli i pullman per trasferirli al centro di accoglienza. «Come sempre sono fuggiti per diverse ragioni, la fame, guerra, per tentare di trovare una vita migliore». A dirlo Anabel Montes capo missione di Open Arms. «Sono diverse storie ma tutte hanno un punto comune, la violenza brutale in Libia».
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