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Calcinacci crollati dal viadotto Trapani a Messina, area ancora off-limits

A chiedere conto della messa in sicurezza dell’area sono stati i consiglieri comunali Giovanni Caruso e Giovanni Scavello, attraverso una interrogazione al sindaco. Il 16 ottobre scorso si è registrata una significativa caduta di calcinacci che si sono staccati dal viadotto Trapani che sovrasta l’omonima via.

Le pesanti porzioni di calcestruzzo sono piombate da 70 metri d’altezza nell’area adibita a parcheggio del complesso sportivo “Cappuccini”, frequentato da chi va in piscina o al campo d’atletica. Due macchine furono danneggiate e quell’incidente destò molta preoccupazione. Da allora l’area sottostante è rimasta transennata e ancora oggi si notano dei pezzi di calcinacci lungo la strada o nel parcheggio.

“Non si tratta di nuovi distacchi - dice il direttore generale del CAS, Salvatore Minaldi - siamo intervenuti sul viadotto con somma urgenza per eliminare il pericolo, picchettando le parti ammalorate che potevano cadere. Quella parte dell’intervento è terminata ma ora va rifinito il lavoro perché devono essere coperti i ferri a vista e sistemate le coperture esterne. C’è un tappeto mobile sospeso sotto il ponte sul quale devono lavorare gli operai della ditta incaricata e durante queste operazioni è bene che l’area sottostante resti interdetta per massima sicurezza”.

Nei giorni scorsi i due consiglieri, Caruso e Scavello, hanno effettuato un sopralluogo ed hanno constatato i disagi che le famiglie della zona e anche solo che transita lungo il viale Trapani deve affrontare per il restringimento della carreggiata. “Quanto accaduto il mese scorso – dicono- rappresenta un importante campanello d’allarme che non deve essere sottovalutato. Vorremmo sapere se i lavori del CAS saranno risolutivi o se, a seguito delle verifiche effettuate, il viadotto necessiterà di ulteriori e più incisivi interventi di ristrutturazione. Ed è per questo- concludono Caruso e Scavello- che chiediamo se non sia opportuno convocare i vertici del Consorzio Autostrade Siciliane per avviare una campagna di monitoraggio complessivo dello stato del manufatto e per sapere quali interventi si possono porre in essere per eliminare ogni possibile rischio per la popolazione che abita al di sotto del viadotto”.

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