Messina

Sabato 04 Maggio 2024

A Messina la carica dei 500 per la riconquista della Real Cittadella

 
 
 
 

La carica dei cinquecento. Quando la Falce chiama, i messinesi rispondono. E stavolta lo hanno fatto in modo ancor più massiccio, assolutamente non scontato, raccogliendo l’appello del movimento Vento dello Stretto e di Zda, della Onlus Fare Verde e del network di associazioni denominato Zona d’Arte-Zona falcata. In tanti, dunque, si sono presentati ieri mattina, trascorrendo la domenica tra i bastioni della Real Cittadella, seguendo la visita guidata condotta da Franz Riccobono. Ad aprire la manifestazione l’intervento dell’ex consigliere comunale Piero Adamo: «Abbiamo ribadito la “mission” delle associazioni promotrici ovvero "far nascere una consapevolezza" su questi luoghi, sulle loro contraddizioni e sulle enormi potenzialità. Abbiamo rilanciato una vecchia proposta: spostare l'autocentro della Polizia di Stato, ormai non più compatibile con i piani di bonifica e di riqualificazione avviati dall’Autorità portuale. Sul punto abbiamo lanciato anche una petizione e raccolto le firme di gran parte dei presenti. Oggi stesso inoltreremo formale richiesta di incontro al prefetto, al questore e al sindaco». Nell’ambito dell’evento, è stata anche lanciata l’iniziativa del calendario “Zda-Zancle 2020”, tutto dedicato proprio alla Falce. «Gli appassionati di fotografia – spiega Adamo – potranno scattare una foto che potrà essere selezionata fra quelle che saranno inserite nel calendario che presenteremo prima della fine dell’anno. La selezione delle fotografie e gli aspetti stilistici del calendario saranno curati dal fotografo messinese Gianmarco Vetrano. Le foto vanno inviate entro il 20 novembre su “calendariozancle2020@gmail.com”». L’obiettivo, dunque, è far rimanere accesi i riflettori sulla Falce, a maggior ragione ora che si sta muovendo qualcosa, che sono stati realizzati importanti interventi di demolizione e che fra non molto si dovrà far partire finalmente il piano delle bonifiche. La Falce chiama, i messinesi rispondono.

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