Sacchi pieni di immondizia, bottiglie di vetro e plastica, carcasse di barche, cartacce, cicche di sigarette. Questo lo scenario che si presenta lungo alcuni tratti di spiaggia della litoranea nord di Messina, in quelle aree non occupate dai lidi, liberamente accessibili a tutti. Con l’avvio della stagione estiva – si legge sulla Gazzetta del Sud oggi in edicola - e la costa presa d’assalto dai bagnanti e dai turisti la situazione dell’arenile si presenta agli utenti non di certo al meglio delle sue potenzialità. Eccetto i tratti in cui vige il divieto di balneazione in prossimità di tutte le foci dei torrenti della litoranea nord, dall’Annunziata a Ganzirri, e i tratti dati in concessione ai privati che si occupano della pulizia della propria spiaggia, l’accesso al mare è un percorso a ostacoli per evitare o i rifiuti abbandonati dagli incivili o i canneti e i cumuli di erbacce spontanee che sorgono adiacenti gli scarichi che si riversano sin dentro l’acqua del mare, accumulando una fauna di zanzare, topi e insetti di vario genere. Una decina di chilometri di spiaggia che dovrebbe essere, in questo periodo più che mai, pulita e che dovrebbe garantire anche ai bagnanti un adeguato servizio di raccolta dei rifiuti.