La “Casa di Vincenzo” sarà un luogo più confortevole per i senza tetto di Messina. Il dormitorio comunale per clochard è stato “inaugurato” nella sua nuova veste questa mattina alla presenza dell’Amministrazione, dei vertici della Messina Social City, delle autorità e delle associazioni che quotidianamente supportano la struttura. Tanti i cambiamenti apportati: pareti ripitturate, nuovi arredi e suppellettili, persino fiori e piante per la “tormentata” struttura di via Alessio Valore, più volte chiusa sia per le ristrettezze economiche del Comune che per cattive condizioni igieniche. Novità anche dal punto di vista gestionale perché finalmente, dopo le prime difficoltà a reperire all’interno della Social City il personale da impiegare nel servizio, dopo un interpello interno, saranno 12 gli operatori “fissi” che riusciranno a garantire una regolare turnazione già dal prossimo lunedì. Ma questo non è il solo cambiamento perché, a breve, partirà anche il servizio di segretariato sociale per gli ospiti che verrà effettuato due giorni a settimana. La struttura sarà, dunque, protagonista di un vero e proprio tentativo di rilancio dopo quella che può definirsi davvero un'odissea. Fu infatti inaugurata nel febbraio del 2014 dall’allora Amministrazione Accorinti e a volerla fortemente fu proprio l’ex sindaco per dare un forte segnale di vicinanza agli “ultimi” che la affidò a padre Francesco Pati e alla comunità di "Santa Maria della Strada". Dopo circa un anno e mezzo, nel novembre del 2015 venne chiusa per le pessime condizioni igienico sanitarie in cui versava, fu riaperta nel giugno del 2016, ma il servizio fu interrotto per mancanza di fondi e riattivato solo nell’ottobre del 2017. Tra le manovre del “Salva Messina” ne era inizialmente prevista la definitiva chiusura e, invece, nel gennaio del 2019 la "Casa di Vincenzo" iniziò nuovamente ad accogliere i senza tetto della città. I lavori sono andati avanti a spron battuto e in tempi da record, senza interrompere il servizio, si è riusciti a rimetterla in sesto.