Ha preso il via oggi, lunedì 13, l’esercitazione di Protezione Civile “Messina Risk Sis.Ma. 2019”, giunta alla X edizione e che prevede gli interventi di emergenza a seguito di un terremoto e successiva onda di maremoto. L’evento, in programma a Messina sino a sabato 18, si svolgerà in collaborazione con la Prefettura di Messina; i dipartimenti, nazionale della Protezione Civile, della Regione Sicilia e della Re- gione Calabria; la Capitaneria di Porto; l’Università degli Studi; i Distretti Scolastici; l’Asp 5; il Sues 118 e le Aziende ospedaliere. L’iniziativa si inquadra nella campagna delle Nazioni Unite Unisdr “Making Cities Resilient” e nei relativi dieci punti essenziali del Protocollo di Sendai. Le priorità d’azione del processo complessivo di pianificazione del rischio di disastri devono contribuire ad un continuo accrescimento della consapevolezza dei rischi territoriali e della resilienza territoriale. L’esercitazione prevede un terremoto simulato nell’area sismica dello Stretto di Messina classificata come un’emergenza di tipo C (D.Lgs. N. 1 del 2 gennaio 2018 “Codice della Protezione Civile”) che, per intensità ed estensione, deve essere fronteggiata con mezzi e poteri straordinari. Nel tempo più breve possibile, dopo il sisma, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia comunica al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale i parametri dell’evento (comunicazione virtuale per l’esercitazione) in termini di localizzazione, magnitudo e profondità dell’ipocentro. Lo scopo dell’esercitazione è quello di determinare e verificare, attraverso l’omogeneizzazione di procedure e linguaggi, l’impiego coordinato delle singole componenti e strutture operative, e nelle attivazioni previste si terrà conto della vulnerabilità degli edifici, delle infrastrutture e delle reti di erogazione dei servizi essenziali.