Otto richieste di condanna, alcune piuttosto pesanti, per la nuova inchiesta sugli affari mafiosi a Messina e in Italia del gruppo Romeo-Santapaola, nome in codice “Beta 2”.
All'aula bunker i sostituti della Dda Liliana Todaro e Fabrizio Monaco hanno terminato da poco la loro requisitoria per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato e si trovano davanti al gup Monica Marino: Antonio Lipari, Salvatore Lipari, Giuseppe La Scala, Maurizio Romeo, il funzionario comunale Salvatore Parlato, il pentito milazzese Biagio Grasso, il messinese N.L., e Vincenzo Romeo.
I due pm hanno richiesto: 10 anni di reclusione per La Scala e i due fratelli Lipari, 12 anni per Maurizio Romeo, 2 anni per Parlato, 8 mesi per il pentito Grasso, e infine 2 anni per Vincenzo Romeo.
La Direzione distrettuale antimafia, in questo caso i sostituti Liliana Todaro e Fabrizio Monaco, contestano in questa tranche una serie di reati che vanno dall'associazione mafiosa al traffico di influenze illecite, dall'estorsione alla turbata libertà degli incanti, aggravati dal metodo mafioso, poiché commessi per agevolare l'attività del gruppo mafioso Romeo-Santapaola.
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