È stato il giorno della sentenza oggi all'aula bunker del carcere di Gazzi, a Messina, per i trenta giudizi abbreviati dell’operazione “Gotha VII", l'indagine sulla recente riorganizzazione della famiglia mafiosa barcellonese dopo l'arresto di tutti i vecchi boss. S'è conclusa infatti l’udienza preliminare davanti al gup Salvatore Mastroeni. È sono state 29 condanne, alcune piuttosto pesanti, che vanno da un anno e 6 mesi fino a 12 anni. Unico assolto, Alessandro Maggio, con la formula "perché il fatto non costituisce reato". Il 4 febbraio scorso il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, che ha coordinato tutte le inchieste denominate "Gotha" lavorando con i Carabinieri, la Polizia e la Dia, e il sostituto della Dda Fabrizio Monaco, avevano formulato trenta richieste di condanna per quasi 180 anni di carcere per capi, gregari e fiancheggiatori, con pene fino a 14 anni di reclusione. Ci sono volute ben quattro udienze davanti al gup Mastroeni per arrivare alla sentenza, e per dare modo di replicare dopo le richieste dell'accusa ai tanti avvocati che compongono il collegio di difesa. Erano coinvolti in udienza preliminare: Antonino Antonuccio, Antonino Bellinvia, Santino Benvenga, Tindaro Calabrese, Gianni Calderone, Domenico Chiofalo, Salvatore Chiofalo, Sebastiano Chiofalo, Alessandro Crisafulli, Antonino D’Amico, Antonino De Luca Cardillo, Francesco Foti, Mariano Foti, Fabrizio Garofalo, Massimo Giardina, Ottavio Imbesi, Giuseppe Antonio Impalà, Alessandro Maggio, Francesco Carmelo Messina, Agostino Milone, Carmela Milone, Domenico Giuseppe Molino, Massimiliano Munafò, Antonino Polito, Salvatore Santangelo, Carmelo Tindaro Scordino, Sergio Spada, Antonio Giuseppe Treccarichi, Carmelo Salvatore Trifirò.