L'eroica difesa della real cittadella è ora, è qui, non proiettata in un lontano passato. Nei giorni della rievocazione dei fatti ottocenteschi, della resistenza delle truppe Borboniche prima della resa all'esercito sabaudo, si riaccendono, per l'ennesima volta grazie all'associazione "Amici del museo", al movimento "Vento dello Stretto", a "Zda" e altri gruppi o enti come il "Touring club", i riflettori sull'assurdo insopportabile stato di degrado della più importante fortezza seicentesca del mediterraneo. Posta in riva allo Stretto, in uno degli scenari più suggestivi d'Italia, purtroppo la Real Cittadella continua a essere il simbolo dell'ignavia, del disinteresse e dell'ignoranza di intere generazioni di politici e amministratori della Regione e della città di Messina. Stamane alcuni messinesi di buona volontà si sono recati sui luoghi del delitto, e hanno visitato i resti della fortezza con la guida di Franz Riccobono. Ancora una volta dalla Falce si leva un grido di rabbia e di accusa che non può e non deve restare inascoltato.