Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Messina, un forte umbertino utilizzato come discarica: scatta il sequestro dell'area

I sigilli all’area posti dagli uomini della polizia metropolitana
Numerosi gli inerti presenti sul terreno e all’interno del forte umbertino, abbandonato dopo la dismissione del canile che era stato realizzato nella struttura
All’interno dell’area sono stati trovati eternit, carcasse di animali, resti di automobili, rifiuti di vario genere e persino uno scafo di una imbarcazione
L’area sequestrata si trova all’interno del forte Schiaffino, nella zona di Santa Lucia sopra Contesse
La polizia metropolitana trasmetterà tutti gli atti alla Procura ed effettuerà dei monitoraggi continui per identificare i responsabili

Sequestrata questa mattina nella periferia di Messina una vasta area utilizzata come discarica abusiva a Forte Schiaffino, nella zona di Santa Lucia sopra Contesse. L'operazione è stata condotta dalla Polizia Metropolitana, guidata dal Comandante Colonnello Antonino Triolo, che è intervenuta a seguito di una segnalazione. Numerosi gli inerti presenti sul terreno e all'interno del forte umbertino, abbandonato dopo la dismissione del canile che era stato realizzato nella struttura: eternit, carcasse di animali, resti di automobili, rifiuti di vario genere e persino uno scafo di una imbarcazione a rendere insalubre un luogo in totale stato di degrado. Al sopralluogo ha partecipato l'assessore all'Ambiente del Comune di Messina, Dafne Musolino, che ha promesso di presentare all'assessore regionale ai Rifiuti, Alberto Pierobon, la richiesta di finanziamento per la bonifica del Forte Schiaffino. “Procederemo immediatamente al sequestro dell'area – ha affermato il Comandante della Polizia Metropolitana, Colonnello Antonino Triolo - ai sensi dell'articolo 354 del codice di procedura penale e trasmetteremo tutti gli atti alla Procura e dopodiché faremo dei monitoraggi continui per vedere se possiamo in qualche modo identificare i responsabili di questi crimini ambientali”. L'operazione di Forte Schiaffino segue di pochi giorni un altro intervento della Polizia Metropolitana, denominato “Salviamo i monumenti”, che, nei pressi della chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò, nel territorio di Casalvecchio Siculo, ha effettuato il sequestro di un'area in cui erano presenti inerti di amianto e di altro genere. In quest'ultima operazione è stato individuato il responsabile, un cittadino di Furci Siculo, che è stato condannato ad una sanzione pecuniaria di 600 euro ed alla bonifica della zona.

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