Messina

Martedì 30 Aprile 2024

Gualtieri Sicaminò e l'indimenticabile Duca Giuseppe Avarna

Duca Avarna e Tava Daetz
Titolo Gazzetta del Sud il giorno dopo la sua morte
Titolo Gazzetta del Sud
La Campana di Gualtieri
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Il Duca Avarna al castello
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Le nozze a Milazzo

Sul Duca Giuseppe Avarna di Gualtieri nato a Roma nel 1916 e deceduto tragicamente nel centro della provincia tirrenica di Messina 21 febbraio 1999 si è scritto tanto e tanto ancora ci sarebbe da raccontare. La sua storia è narrata anche  da illustri storici e sulla rete si trova tanto ma tanto da leggere. Dire che è stato solo un poeta e scrittore italiano è troppo poco, seppur per una breve presentazione introduttiva al documento filmato che oggi proponiamo nella nostra rubrica “L’archivio racconta”. Si tratta di un servizio realizzato per il Tg della RTP nel maggio del 1988 dal giornalista Angelo Di Rosa, messinese, cresciuto nella redazione della Gazzetta del Sud, poi divenuto una delle firme della Gazzetta dello Sport. Il Duca Avarna, al termine di una serie di vicende che lo hanno visto in lotta con la propria famiglia, separarsi dalla prima moglie (Madga Persichetti sposata a Cortina d’Ampezzo nel 1941) e arrivare in tribunale persino con i figli per l’eredità, riesce a sposare la bella hostess  Tava Daetz nel municipio di Milazzo. Giuseppe Avarna,  appassionato della politica, collaborò inizialmente con il Partito Nazionale Monarchico, successivamente con il Movimento sociale. Nel settembre del 1945 a Messina, fu tra i fondatori del movimento per l'autonomia della Sicilia, assieme a Francesco Paolo Lo Presti, Umberto Bonino, Gaetano Martino, Giuseppe Pulejo, Antonino Vaccarino e Carlo Stagno d'Alcontres. Nel 1970 partecipa alla stesura dei testi rivoluzionari decantati nella rivolta popolare dei moti di Reggio Calabria. Nel 1980 lascia la famiglia e trasferisce la sua abitazione nella cappella sconsacrata adiacente al castello di Gualtieri. Si sposa in seconde nozze con Tava Daetz nel 1988, dopo una lunga attesa   per il divorzio. Testimoni i principi Grimaldi e Borghese. Ma a balzare agli onori della cronaca, tanto da meritarsi un’intervista nella trasmissione Rai condotta dal celebre giornalista Enzo Biagi, fu il rito della campana. A quanto narrano le cronache, il Duca Avarna, sposata la bella Tava suonò per dodici lunghi anni la  campana del castello di Gualtieri dopo aver fatto l’amore con l’avvenente hostess. Pare che lo facesse per far indispettire l’ex moglie che lottava contro il divorzio. Muore tragicamente a 82 anni, il 21 febbraio 1999, nell'incendio della sua abitazione adiacente al castello di Gualtieri Sicaminò, entrato nella casa in fiamme nel tentativo disperato di salvare molti dei suoi lavori, ha combattuto il fuoco e gettato quello che poteva dalla finestra, le poesie e gli scritti.

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