Viene difficile definirla una ragazzata, come sosteneva qualcuno stamattina in paese. Più normale parlare di atto teppistico, di un autentico gesto delinquenziale contro un bene pubblico ovvero la scuola del villaggio. La notte scorsa qualcuno ha tentato di appiccare il fuoco all'istituto Simone Neri di Giampilieri, la scuola ristrutturata dopo l'alluvione del 2009 e intitolata al giovane sottufficiale di Marina che riuscì a salvare diverse vite umane.
Un gesto sconsiderato che non ha avuto conseguenze più gravi per il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco intervenuti su segnalazione di alcuni residenti che hanno notato il fumo fuoriuscire dall'istituto.
Secondo la prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri i teppisti hanno scavalcato il muro di cinta del plesso, hanno raggiunto la scala d'emergenza e sono saliti su un balcone al primo piano dell'edificio. Qui hanno appiccato il fuoco ad alcuni contenitori di plastica riempiti di carta per alimentare l'incendio. In pochi minuti il calore ha danneggiato un giunto di dilatazione che ha consentito al fumo di raggiungere l'interno della scuola. Le alte temperature hanno provocato il crollo di una parte del controsoffitto del corridoio e danneggiato parzialmente l'impianto elettrico ed alcuni arredi. Anneriti anche soffitto e pareti. Amareggiata la direttrice scolastica Laura Tringali: “Ho dato tutto per questa scuola -ha detto stamattina – e per il villaggio di Giampilieri che sopo l'alluvione sembrava desertificato. E questa è la ricompensa”.
Stamattina i Vigili del Fuoco hanno eseguito un sopralluogo per accertare la stabilità delle strutture portanti. Intanto i Carabinieri stanno lavorando per individuare gli autori del gesto che si sospetta possano essere studenti dello stesso istituto. Ma questo saranno le indagini che dovranno stabilirlo con esattezza.
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