E’ stata firmata oggi a Palazzo Zanca la convenzione di concessione dell’impianto di Sperone affidato alla gestione dell’Unione Rugby Messinese costituita dalle seguenti società: CLC, Logaritmo, Clan, Briganti, Amatori e Lions. All’incontro hanno partecipato il vicesindaco, Gaetano Cacciola; l’assessore alle Politiche Sportive, Sebastiano Pino; il consigliere comunale, Nino Interdonato; il dirigente il dipartimento Sport, Salvatore De Francesco, insieme ai funzionari comunali, Rosa Carbone e Orazio Scandura; ed il vicepresidente della Federazione Nazionale Rugby, Francesco Perugini. “Con la firma di oggi, come già avvenuto precedentemente col campo di calcio Marullo di Bisconte, – ha dichiarato l’assessore Pino – l’Amministrazione comunale prosegue la sua politica di affidamento degli impianti sportivi mirata ad un miglioramento delle strutture e ad una sua migliore fruizione al servizio della Città. Tale affidamento consentirà anche la crescita patrimoniale della struttura in conseguenza dei lavori stabiliti funzionali al progetto ed al Comune risparmi di costi di gestione”. La convenzione prevede la concessione del campo di rugby per quindici anni a fronte di un progetto di ristrutturazione e quindi migliorativo a carico del concessionario finalizzato ad una migliore fruizione dell’impianto con foresteria, nuove attività e servizi annessi.
Con la firma della convenzione, il progetto per la riqualificazione del campo di Sperone, affidato alla società Urm, Unione del Rugby messinese, e redatto dall'ingegnere Leo Pidalà e dall'architetto Carlo Micalizzi, subirà una decisa impennata. Dopo anni di battaglie, quindi, lo sport della palla ovale avrà una sede più degna di quella attuale. Ingenti i fondi da investire, si parla di una cifra che balla tra i 5 e i 6 milioni di euro, una spesa necessaria per dare un senso ad un impianto sportivo rimasto incompiuto sotto molti aspetti. La strada e le opere vicino al Torrente Papardo sono di competenza della protezione civile che dovrebbe realizzare una seconda pista per superare, così, i problemi d'accesso alla struttura che, finora, ne hanno limitato l'uso. Si eviterà così di guadare il corso d'acqua, operazione, peraltro vietata, dalle ultime disposizioni emesse dal Genio Civile. Si interverrà, ovviamente, sullo stadio vero e proprio. Intanto sul fondo che sarà trasformato in erba sintetica che, una volta istallato, rispetto a quella naturale ha costi di gestione notevolmente più bassi. Infine la costruzione di una tribunetta per gli spettatori, non più costretti a guardare le partite dalla collinetta. La struttura sarebbe poi completata con palestra, ristorante, centro benessere, museo del rugby, altri due campi e foresteria per formare una splendida simbiosi con il parco urbano di Sperone che dovrebbe sorgere nella zona in un più ampio progetto di riqualificazione dell'area. Questo progetto ha, ovviamente, anche fini sportivi. Non è un mistero che la CLC, la neonata società messinese che milita in serie B miri a palcoscenici più ambiziosi. E con la realizzazione dello stadio del rugby il sogno potrebbe presto diventare realtà.