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Sigilli ad autocarrozzeria

La vicenda è antichissima. Un braccio di ferro fra gli abitanti di via Mario Aspa ed alcuni titolari di attività artigianali iniziato addirittura nel 1979. Ora, dopo l'ultima denuncia presentato sempre da un cittadino contro l'attività ritenuta nociva per la salute pubblica da parte di alcune officine, è scattato il giro di vite che le famiglie della zona attendevano da tempo. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Catania ed i militari della Stazione Messina Arcivescovado, dopo una serie di approfonditi controlli condotti nelle settimane scorse, hanno posto sotto sequestro preventivo tutti i locali di pertinenza dell’autocarrozzeria. Il provvedimento rientra nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla procura di Messina dopo l'ultimo esposto presentato da un abitante della via Mario Aspa, una strada che si trova a pochi metri dal teatro Vittorio Emanuele fra le trafficatissime via Garibaldi e corso Cavour. Le indagini hanno avuto impulso già nell'estate dell'anno scorso grazie ad una serie di incontri con i soggetti interessati, fra cui Arpa e Medicina del lavoro e sezione l'Annona della Polizia Municipale che hanno passato al setaccio le officine del quadrilatero corso Cavour, Via Santa Maria La Porta, via Aspa e via Garibaldi. In seguito le indagini sono state affidate ai Carabinieri del Noe che al termine di una serie di ispezioni hanno accertato che il titolare, che aveva già subito nei mesi scorsi il sequestro della cabina forno dell’autocarrozzeria, risultata essere impiantata ed utilizzata per parecchio tempo senza le necessarie autorizzazioni, aveva continuato ad effettuare attività di riparazione di veicoli incidentati provvedendo anche alle operazioni di verniciatura. Un tipo di lavoro assolutamente vietato poiché la vernice immette polveri nell'atmosfera che provocano danni alla salute delle persone che abitano nelle vicinanze. La vicenda ha una lunga storia sfociata anche in sentenze che di volta involta hanno dato ragione agli abitanti della via Aspa e agli stessi artigiani. Le attività tuttavia sono proseguite spingendo gli abitanti nel 1997 e nel 2001 a raccogliere firme per chiederne lo spostamento ma senza alcun risultato. Una lettera fu inviata nel 2008 perfino al Capo dello Stato. Del caso di via aspa si è interessata anche l'attuale amministrazione comunale. Nell' aprile 2015 il sindaco Accorinti emise due ordinanze di sospensione a carico di due officine che non ebbero alcun seguito. Ed anche l'assessore Ialacqua in una relazione sostenne che le attività pericolose non possono continuare a svolgersi in quella zona e ne sollecitò il trasferimento. Quindi la denuncia in Procura del 18 aprile dell'anno scorso che ha fatto scattare l'inchiesta giudiziaria sfociata nel sequestro dell'autocarrozzeria.

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