Colpa forse di un navigatore poco aggiornato, o probabilmente di una segnaletica poco chiara per chi transita per la prima volta da un incrocio. Se poi aggiungiamo che alla guida di un grosso bestione c'è anche un autista non italiano, si può trovare una spiegazione su quanto accaduto stamani intorno alle 10.
Un tir proveniente dalla Strada statale 113 si dirige verso il casello di Villafranca per raggiungere Messina. Percorre la diramazione per dirigersi verso la barriera ma, giunto al bivio, anziché proseguire dritto, segue la curva a destra ed inizia l'arrampicata verso i colli. Percorre circa 500 metri senza problemi ma, al primo vero tornante, resta intrappolato sul pave' non riuscendo a impostare la curva a sinistra. Capisce quindi che non è la strada giusta per raggiungere la città, almeno per il suo grosso tir, e prova ad invertire la marcia. Ma neanche questo gli è possibile anche per la presenza alle sue spalle di due pali dell'illuminazione.
Si ferma quindi e, nel frattempo, altri mezzi si incolonnano da una parte e dall'altra della curva. Arrivano i carabinieri per disciplinare il traffico e una squadra dei vigili del Fuoco per rendersi conto sul da farsi per risolvere il problema. C'è bisogno di un'autogrù per sollevare il tir e riportarlo sulla strada del ritorno verso il casello. L'operazione si conclude positivamente intorno a mezzogiorno grazie all'intervento di una squadra di pompieri giunta da Messina con la speciale attrezzatura.
Chi vive e percorre quotidianamente questa arteria, però, ritiene che questo problema, magari non con un tir, si sia già verificato altre volte a causa di una segnaletica, quantomeno poco chiara all'incrocio. Con un segnale che invita a tenere la destra e con una tabella, sulla sinistra, che riporta solo la scritta Villafranca e non Messina, per un ucraino, che vi passa per la prima volta, può essere di difficile interpretazione. Tanto è...
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