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Ardizzone: serve una guida più adeguata per la città metropolitana

Messina

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina a Palazzo dei Leoni, Giovanni Ardizzone ha parlato dei tre risultati legislativi più importanti in questi anni da presidente dell'Ars: l'istituzione di Messina come città metropolitana oltre Palermo e Catania, il che rende la città dello Stretto in grado di interloquire direttamente con l'Europa, da qui i milioni del patto per il sud e del masterplan; lo scioglimento dell'ente porto, "nonostante l'ostruzionismo di altri deputati messinesi"; la cittadella della cultura all'ex Margherita "di cui mi prendo il merito".

"Il vero problema di questa città  - ha proseguito - è il dato dei ragazzi che vanno via e per evitarlo serve una visione di città, serve l'istituzione giusta e la città metropolitana lo è, ma se guidata dalla classe dirigente più adeguata. Chiudo questo percorso da presidente dell'Ars con la coscienza a posto".

A proposito del Parco dei Peloritani, ha detto Ardizzone, "non ho gradito la richiesta di voto segreto, non ci si può nascondere. La norma era stata concepita prevedendo la partecipazione di tutte le istituzioni locali e degli ordini professionali" 

Il presidente dell'Ars si è soffermato anche sulla vicenda Cas/Anas: "Se n'era discusso solo sui giornali, la norma è stata cambiata sei volte. Mi è arrivata senza i pareri e d'imperio l'ho portata in aula, ma è caduto il numero legale una volta incassato il voto sulle ex Province". Ardizzone ha annunciato inoltre che "la legge sulle ex Province verrà impugnata, è chiaro. Una cosa che rivendico è la istituzione della conferenza interregionale dello Stretto, unico strumento in direzione dell'area integrata".

"Un anno fa - ha concluso - tutti sembravano volere la sfiducia e mi è stato chiesto, sia dal mio partito che da altri partiti, se fossi disponibile a lasciare l'Ars per candidarmi sindaco. Forse la mia disponibilità ha frenato alcuni consiglieri. Ora abbiamo già troppi candidati, anche se la candidatura a sindaco è una cosa seria, non si può prestare ad atteggiamenti istrionici o teatrali. Mi ricandido alla regione, forse nella 'lista del presidente', pensando a quella visione di città di cui parlavo". 

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