Beni per un valore complessivo di 4 milioni e 800 mila euro sono stati confiscati a Concetto Bucceri, esponente legato al clan mafioso Santapaola. Personale della Direzione Investigativa Antimafia di Messina, supportato dal Centro Operativo di Catania, sta eseguendo il provvedimento disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Messina, su proposta del Direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla. Le indagini patrimoniali sono state condotte in sinergia con la Procura di Messina. Il provvedimento interessa l'intero patrimonio di Bucceri comprese alcune aziende intestate a fidati prestanome. I dettagli dell'operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 10.00 presso la nuova sede della Sezione Operativa Dia di Messina, alla presenza del Procuratore di Messina facente funzione Vincenzo Barbaro, e dei sostituti procuratori della Dda Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo.
Il provvedimento di confisca ha riguardato due imprese attive nel settore delle costruzioni ed opere di ingegneria civile, due fabbricati ed otto terreni utilizzati in parte come sedi operative, 13 mezzi strumentali alle attività, una polizza vita e vari rapporti finanziari. Bucceri è ritenuto organico alla famiglia mafiosa riferibile al clan Santapaola-Picanello di Catania ed è noto agli atti processuali per le attività di mediazione, realizzata in rappresentanza e nell'interesse del clan, con la 'famiglia dei barcellonesi', riconducibile a 'cosa nostra siciliana' e operante sul versante tirrenico della provincia di Messina. La confisca è stata disposta dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione, su proposta formulata dal direttore della Dia Nunzio Antonio Ferla a conclusione di un'attività di indagine che ha consentito di svelare come l'uomo sia riuscito nel tempo a schermare, attraverso la compiacenza di fidati prestanome, tra cui anche il figlio, imprese con fatturato considerevole ed operanti nel settore delle commesse pubbliche. Secondo quanto accertato ciò gli avrnbbe consentito di accumulare illecitamente un patrimonio risultato essere, sulle base delle indagini finanziarie effettuate, sproporzionato rispetto ai redditi individuali ufficialmente dichiarati. Concetto Bucceri, sorvegliato di pubblica sicurezza e con precedenti per associazione mafiosa, usura, rapina, truffa, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e ricettazione, è stato coinvolto in passato in diverse operazioni di polizia tra le quali 'Free Bank', 'Vivaio' e 'Gotha'. Del carisma e dello spessore criminale di Bucceri hanno parlato anche i collaboratori di giustizia Carmelo Bisognano e Alfio Giuseppe Castro, evidenziandone il ruolo e consentendo di tracciare, tra l'altro, i forti legami esistenti tra 'cosa nostra' catanese e le organizzazioni criminali della provincia di Messina, in particolar modo quelle della zona del barcellonese.