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Messina, i colli ricoperti di neve (FOTO)

Due anni fa ci aveva fatti svegliare in uno scenario Nordeuropeo, come fosse il finale ad effetto del 2014 che si apprestava a concludersi.

Quest’anno, invece, è scesa giù alla fine delle vacanze di Natale, il giorno dell’Epifania, reclamando negli animi di tutti i messinesi il prolungamento ideale dell’atmosfera di festa natalizia. Ha iniziato, silenziosa e soffice, imbiancando prima, fra la sera di mercoledì e la notte di giovedì, i paesi più alti dei Peloritani e dei Nebrodi. Ha proseguito, poi, la sua opera in mattinata, sulle zone collinari, fra gli 800 e i 500 metri di altitudine. Ha reso omogeneo, infine, tutto il paesaggio, concludendo, puntuale come da previsione, alle 17 quando, fino al livello del mare nelle case, al telefono, fra i pochi negozi aperti, un'unica frase è risuonata: «Guarda! Sta nevicando! Sta nevicando!». La giornata, già di festa, è diventata magica. Sono bastati 20 minuti perché strade, piazze, tetti e cortili si ammantassero candidamente di neve e si riempissero di gente uscite proprio per salutare con gioia il suo arrivo. Chi voleva rubare uno scatto ai figli piccoli per regalare loro il ricordo di una nevicata portata dai venti gelidi dell’artico; chi voleva, a sua volta, tornare bambino; chi, invece, sfidare il rischio con motocross, mountain-bike e fuoristrada. Ognuno si è attrezzato come ha potuto per godere a pieno dell’evento eccezionale. Tanti sono stati infatti gli impazienti che, prima dell’arrivo della neve a bassa quota, hanno deciso di anticiparla. E così ieri, di prima mattina, hanno raggiunto i Colli San Rizzo, San Filippo Superiore, Cumia e tutti i quartieri più alti della città. Francesco Gargiuli, facendo un pupazzo di neve per Ruben, il figlio di tre anni, racconta emozionato: «Sono venuto qui per lui. Un evento così particolare doveva rimanergli impresso nella memoria. Non ci abbiamo pensato due volte ed eccoci qua». Giulia Cardile, già memore della nevicata del 2014 e con gli occhi che le brillano davanti al panorama mozzafiato che si vede da “Musolino” dice: «Non eravamo preparati a venire qua; mio padre ha deciso di farci questa sorpresa. Già avevo visto due anni fa la neve ma Messina vista da qui regala una emozione particolare». Maria Olivia, la mamma di Giulia, stringendo la sorellina più piccola, aggiunge: «È bello fare vedere ai bambini la neve. Anzi, ormai sembra un appuntamento annuale. Forse, bisognerebbe attrezzare queste zone collinari che non hanno niente da invidiare all’Etna, per trascorrere giornate come questa con tutti i comfort necessari». E l’innamoratissimo Ruggero Benedetto, stringendo la sua fidanzata, sotto la tormenta che, nel frattempo, consolidava la neve già caduta, dice: «Appena abbiamo visto la neve ci siamo detti che dovevamo approfittarne e ci siamo avventurati con energia e tanta voglia di vivere questo momento. Messina: sotto il sole, sotto la neve, sempre e comunque, si riconferma essere il posto più bello del mondo». E che la città dello Stretto sia fra le poche che racchiudono in sé mare, monti, arcipelago di isole, lo sottolinea, invece, Alessandro De Angelis: «Io sono di Roma ma lavoro a Messina che mi piace tantissimo. Due anni fa non avevo visto la neve qui, per cui oggi è stata una esperienza unica svegliarmi con questo paesaggio. Messina è uno dei pochi posti in Italia dove non manca niente. Anche i paesaggi sono qui tutti racchiusi. Oggi, poi, con la neve vera c’è poco da aggiungere». E non era l’unico messinese d’adozione che, invertendo il cammino di migrazione quasi obbligato a cui tutti si sentono destinati, dal Nord ha deciso, invece, di vivere al Sud. Daniele Cesareo, stringendo l’intrepido Samuele di tre anni che non vedeva l’ora di fare “la guerra delle palle di neve”, racconta: «Io sono del Nord ma qui è bellissimo vedere la neve perché non siamo abituati a questi eventi. Stamattina, alzando le tapparelle e vedendola scendere, ho avuto nostalgia di quando ero piccolo. Ci ero abituato e non mi meravigliavo più. Oggi, invece, ho riscoperto la bellezza di un evento unico per questa città». Anche per Ester Spuria, la neve, ossimoricamente, rappresenta il momento in cui gli animi si scaldano davvero evocando sfumature di sentimenti che, normalmente, dimentichiamo: «Già quando abbiamo sentito che era in arrivo la neve abbiamo deciso di salire sui colli con i miei amici. Davanti a questo manto bianco l’emozione e la voglia di amore e famiglia, per me, si raddoppiano». Finita la gioia, però, non sono mancati i disagi e le difficoltà legati alla formazione del ghiaccio in strada per ricordare, ancora, come la neve a Messina sia davvero un evento eccezionale.

Foto di Alessio Villari

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