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Carabinieri, due secoli di storia al servizio dei cittadini

Per la gente e con la gente, tra generosi eroismi e una quotidianità al servizio della comunità. Un ruolo che l’Arma dei carabinieri rivendica fortemente insieme ai suoi solidi riferimenti ideali e morali nel lavoro di prossimità che svolge grazie alle oltre 4.600 Stazioni e Tenenze. Lo ha sottolineato anche il comandante interregionale “Culquaber”, il generale di Divisione Silvio Ghiselli, parlando nel corso della cerimonia per la celebrazione del 202esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari, tra cui il comandante provinciale di Messina Iacopo Mannucci Benincasa, il comandante Legione Cc Calabria Andrea Rispoli e il comandante Legione Cc Sicilia Riccardo Galletta. Una celebrazione preceduta dalla resa degli onori ai caduti, con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ad essi dedicato all’interno della caserma. Il pensiero, durante il minuto del silenzio, è andato al maresciallo capo Silvio Mirarchi, morto lo scorso primo giugno, a Marsala, durante un’attività di servizio, e all’appuntato scelto Gianluca Sciannaca. Nella caserma “Bonsignore”, la celebrazione alla presenza dei familiari dei carabinieri “vittime del dovere”, delle vedove e degli orfani assistiti dall’Onaomac, dell’associazione nazionale carabinieri con labaro, dei gonfaloni del Comune di Messina e della Città metropolitana di Messina. Ad aprire la celebrazione è stato il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato come «l’Arma rappresenti un fiero e prezioso riferimento per tutti gli italiani, grazie alle migliaia di stazioni che sono un servizio di prossimità sul territorio per l'affermazione della legalità».

Quindi, è toccato al generale Silvio Ghiselli ricordare come «l’attività di prevenzione è finalizzata a rispondere, in modo adeguato e puntuale, alla richiesta di sicurezza dei cittadini e dei loro rappresentanti, coniugando contenimento della spesa e migliore qualità del servizio. L’attività info-operativa – ha detto – tende prioritariamente a contrastare la criminalità, organizzata e comune, ed il terrorismo. Per fronteggiare le situazioni di emergenza sono state istituite le “Aliquote di Primo intervento” e le “Squadre operative di supporto”, inserite rispettivamente nei Nuclei radiomobili e nei Reparti dell’organizzazione mobile».

Particolare riferimento anche all’innovazione tecnologia «oggetto di opportuni investimenti per poter disporre anche di qualificati “investigatori telematici”» e alla formazione dei militari «per educarli ai valori etici della responsabilità, della dignità e della solidarietà, e farne prima di tutto dei cittadini esemplari».

Il generale Ghiselli, tra le altre cose, ha voluto evidenziare anche la sinergia tra tutti i reparti presenti sul territorio, nelle quattordici province del Comando interregionale: i Comandi dell’Organizzazione territoriale, il 12° Battaglione “Sicilia”, il Reparto investigazioni scientifiche di Tremestieri e gli altri reparti dell’Organizzazione speciale.

«Vi ho visto operare dalla Sila fino alle coste di Lampedusa, dai contrafforti dell’Aspromonte alle coste di Pantelleria – ha detto il comandante interregionale ai carabinieri schierati nel piazzale della caserma “Bonsignore” –. È un servizio difficile e pericoloso che non potrebbe essere compiuto adeguatamente senza lo spirito di sacrificio, il senso del dovere e l’umanità che da sempre caratterizzano l’operato dei carabinieri in Patria e all’estero. Spirito di sacrificio e senso del dovere che si concretizzano nello svolgere il proprio servizio fedeli al giuramento prestato, giorno dopo giorno, in silenzio, anche nei momenti in cui l’etica del servire appare talvolta dimenticata e vilipesa. Umanità che si esprime attraverso la vicinanza alla popolazione e la partecipazione alla vita della comunità, come è efficacemente sintetizzato nella definizione “Arma della gente”».

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Il discorso

Clima di serenità e collaborazione

Il comandante interregionale Culquaber, il generale di Corpo d’Armata Silvio Ghiselli, ha voluto sottolineare ieri, nel suo discorso, anche il clima di proficua collaborazione che si registra nelle attività di indagine e di repressione del crimine. Dall’autorità giudiziaria «con la quale – ha tenuto a sottolineare con forza – ci sono rapporti cementati da un comune impegno e da una ricambiata disponibilità, e basati su sentimenti di reciproca stima e fiducia che ci consentono di operare in modo sereno e proficuo come dimostrano i concreti risultati conseguiti», al legame profondo sempre esistente con tutte le altre Forze Armate «che deriva dalla nostra irrinunciabile natura militare».

Un “saluto caloroso”, quindi, il generale Ghiselli lo ha riservato anche alle altre Forze di Polizia presenti alla cerimonia di ieri sera al “Culqualber”, Forze «alle quali siamo legati, sia sul piano istituzionale che personale, da sentimenti di sincera amicizia e di reciproca stima».

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