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Esperienza e umiltà al servizio
dell’intera comunità messinese

Fotogallery di A. Villari

Una Cattedrale gremita ha accolto il nuovo amministratore apolistico mons. Benigno Luigi Papa, che avrà il compito di guidare l'Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela fino alla nomina del prossimo Pastore. Passaggio di consegne ufficiale sancito con mons. Antonino Raspanti, che ha salutato la comunità locale con un profondo abbraccio umano e parole dolci, accogliendo il suo successore. Papa è conscio della missione che lo attende, si affida alla luce del Signore, alla collaborazione di chi lavorerà al suo fianco, alle preghiere dei fedeli che dovrà guidare in questo percorso temporale che non si preannuncia lunghissimo e potrebbe terminare prima del prossimo autunno: «Comprendo il vostro disorientamento – ha detto prima delle celebrazione eucaristica di ieri pomeriggio al Duomo –, per le dimissioni dell'arcivescovo e per la delusione determinata dalla nomina di due amministratori apostolici, l'invito è affinché il vostro cuore non sia turbato, ci si liberi della paura e della tristezza e si guardi avanti con speranza». Fermo il suo messaggio contro l'individualismo egoistico dell'individuo che minaccia l'esperienza cristiana, braccia aperte verso lo Spirito Santo e appello affinché ci si fidi gli uni degli altri per crescere insieme. La sua sarà un'azione quanto più possibile orientata nel segno della continuità, ha assicurato Papa, che ha evidenziato il valore dell'impegno di Raspanti: «Ha dimostrato grande amore, impegno, vitalità, ha riservato per me preziosi consigli, cercherò con tutte le mie forze di seguire il suo esempio». La sua missione è iniziata mercoledì con la visita al Monastero di Montevergine, da dove assieme alla Clarisse ha rivolto una preghiera per la città: «Dal giorno in cui ho saputo che il Santo Padre aveva deciso di mandarmi qui, è nato subito in me un legame spiritale con Messina per il quale sono stato indotto a rivolgermi nelle mie personali preghiere». Si congeda Raspanti, che tornerà al suo esclusivo ruolo di vescovo di Acireale accompagnato dai suoi incarichi prestigiosi nella Cei: «Papa ha accolto con generosità, nonostante il peso dell'età, l'incarico di guidare una Chiesa antica che mostra qualche segno della sua vetustà, nella difficoltà al cambiamento, soprattutto pagando la carenza di presbiteri in servizio – ha affermato con la consueta ed apprezzata semplicità –, ma d'altro canto questa arcidiocesi vive di una forte energia di tanti religiosi, di attivatà solidali e benefiche. Ringrazio per il trattamento che mi è stato riservato in oltre sei mesi, termino il mio percorso con fiducia, stima, affetto perché questo ho ricevuto, penso alla Madonna della Lettera a cui ho chiesto al mio arrivo di accompagnarmi e la invoco affinché possa benedirvi assieme al Signore».

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